27 giugno 2017

FORMALDEIDE

Formaldeide - composto da form (ico) + aldeide.

Chim. - Nome dell'aldeide formica. La sua formula chimica è CH₂O. Sostanza chimica gassosa derivata dal metano. Bolle a - 19° C e solidifica polimerizzando. Si misura la concentrazione (Conc.) per parti di milione (ppm). Norma UNI 8647. È uno degli inquinanti più noti nell'ambito della qualità dell'aria indoor. Fa parte della grande famiglia dei COV, composti organici volatili, ed è presente in molti oggetti di uso quotidiano. È un gas inodore pungente e irritante per gli occhi, mucosa nasale e pelle (provoca eruzioni cutanee, irritazioni ed eczemi). A causa della sua volatilità è contagiosa; se si mette un capo contenente formaldeide, questo secondo capo diverrà infetto. Il rilascio di formaldeide è più elevato quando i prodotti sono nuovi e diminuiscono nel tempo, anche se spesso ci vogliono mesi. La formaldeide è idrosolubile (52,5%) e quindi viene scaricata ad ogni lavaggio.

Valori limiti su indumenti destinati a:
- Bambini fino a 2 anni                      29 ppm
- Abiti a contatto pelle                       30 ppm
- Abiti senza contatto con la pelle   300 ppm
- Altri indumenti                               300 ppm

Viene utilizzata nell'ambito tessile e moda nei finissaggi, in tintoria come mordente, nei leganti per stampa a pigmento, negli addensanti per paste da stampa, nei fissatori dei colori, nei leganti per resine e colle (floccati, resinati, ecc.), nei trattamenti di stabilità dimensionale, nei trattamenti antipiega, nelle finiture idrorepellenti, ecc., per la concia delle pelli e per stabilizzare e rendere lucide le pellicce; agisce come antitarmico. Quella utilizzata nei processi produttivi tessili si trova allo stato di soluzione acquosa.          

Metodo analitico: EN ISO 14184-1

Nel 2004 è stata classificata dalla IARC (International Agency for Research on Cancer), l'Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro, come sostanza cancerogena di tipo 1 e quindi riconosciuta tra quelle cancerogene per l'uomo, per alcune forme di tumori alle prime vie respiratorie (rinofaringeo) ed è anche sospetta di indurre formazioni tumorali ai seni paranasali. La formaldeide può inoltre causare irritazione oculare, nasale e a carico della gola, starnuti, tosse, affaticamento ed eritema cutaneo.

A partire dal 1 gennaio 2016, il Regolamento UE n. 895/2014 (che modifica l'allegato XIV del regolamento REACH), precisa che la formaldeide risponde ai criteri di classificazione come sostanza cancerogena di categoria 1B (può provocare il cancro).


A seguito di norme ecologiche si tende sempre più a non utilizzarla.
I limiti raccomandati da organismi internazionali, normative nazionali, nel campo dell'abbigliamento vanno da 0,05 a 0,08 mg/m3 (OMS).

A seconda della concentrazione della formaldeide in un dato ambiente indoor¹ soggetti suscettibili o immunologicamente sensibilizzati alla formaldeide possono avere reazioni avverse anche a concentrazioni inferiori, e quindi sarebbe opportuno indicarne la presenza

Secondo uno studio del 2015 in materia dermatologica, condotto presso la Columbia University di New York, un buon sistema precauzionale partirebbe dalla misura igienica del doppio lavaggio del capo in tessuto prima del suo utilizzo (ma non con l'ammorbidente, dato che questo prodotto per la casa spesso contiene formaldeide), perché la formaldeide è un conservante altamente allergizzante.

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₁ È utilizzata nelle soluzioni acquose dei disinfettanti domestici. Viene inolte utilizzata come conservante alimentare, ovvero come additivo identificato dalla sigla E240. La formaldeide è difatti presente nel fumo del legno e, assieme ai polifenoli, è responsabile della conservazione dei prodotti alimentari affumicati. Assieme all’urea (adesivo ureico), è impiegata come collante di pannelli in legno di truciolato o nobilitato; è inoltre contenuta nei pannelli fonoassorbenti dei controsoffitti e nelle pareti divisorie degli uffici “open space”. (Formaldeide - articolo di Sara Moraca, pubblicato il 3 Nov 2021 su National Geographic)

STORIA - Fu scoperta nel 1867 da August Wilhelm von Hofmann, chimico tedesco, e allo stato puro, di gas liquefatto, fu preparata da Friedrich August Kekulé von Stradonitz, chimico tedesco, nel 1892. La preparazione industriale di soluzioni acquose di formaldeide fu iniziata nel 1889 dalla ditta Merklin e Lösekann di Linden (Hannover), dietro suggerimento di Y. Schwartz.

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