16 agosto 2018

La tessitura, la filatura in un'opera di Gianfilippo Usellini


La tessitura, la filatura e la pesca (1934)
Gianfilippo Usellini  (Milano, 1903 - Arona, Novara, 1971)
pittura a encausto, cm 240 x 280 (singola scena)
Palazzo della Provincia, sala del Consiglio provinciale - Sondrio


Le attività sono incarnate rispettivamente dalle due giovani donne al telaio, in costume, che tessono il “pezzotto”¹, tipico tappeto tradizionale, mentre la donna seduta sulla destra con l'arcolaio fila la lana e quella in piedi sulla porta con rocca e il fuso in mano lavora la canapa.

Si intravede sullo sfondo il monte Disgrazia, visto dal nucleo rurale della località di Roncaglia, in Bassa Valle, ed è presentato (in questa serie di 6 soggetti), per l'unica volta un interno domestico

Sulla sinistra del dipinto Usellini ha inserito un pescatore con i pantaloni arrotolati sopra le ginocchia per non bagnarsi e al centro della composizione silla soglia un bambino paffuto, nell’atto quotidiano di mordere un frutto, forse per creare una nota di freschezza narrativa ancor più intensa; queste due figure non erano previste nello studio iniziale a matita per l'opera e mettono in comunione i due spazi e accrescono l’intensità narrativa della scena.

L’interno domestico, che parla di devozione popolare grazie all’immagine sacra adorna di un mazzo di pannocchie, dialoga con il luminoso paesaggio esterno. Si nota nella composizione anche la presenza dell'edicoletta sacra domestica, secondo una consuetudine piuttosto diffusa nella devozione popolare autoctona, che l'artista non mancò di testimoniare nelle sue pitture.²

Questo è il terzo di destra di una serie di sei encausti, disposte a trittico sulle due pareti lunghe dedicati  alle attività lavorative valtellinesi per il salone d'onore (ora sala del Consiglio provinciale³) del Palazzo del Governo (ora Palazzo della Provincia) di Sondrio, progettato dall'architetto Giovanni Muzio. L'encausto è una antica tecnica di pittura in uso presso gli antichi, che adoperava colori sciolti nella cera fusa, i quali si riscaldavano al momento in cui dovevano essere usati; talvolta la cera era usata insieme con l'olio. La tecnica dell'encausto fu preferita al più consueto affresco perché garantiva maggiore durabilità, una gamma cromatica più vivace.⁴


Pezzotto Valtellinese della Val d'Arigna
foto: © Punto.Ponte

 
 
Vecchio telaio, che t'importa di quel che succede nel grande mondo?
Rimpiangi la stalla, il lume a petrolio?
Oh, il coraggio di riprendere a vivere!
Pedale, liccio, navetta, pettine,
ancora pedale, ed ecco la gioia
di veder fiorire la meravigliosa
ed ormai unica trama della tela di canapa.



Indirizzo: Palazzo della Provincia / Palazzo del Governo (Palazzio Muzio)
Corso XXV Aprile, 22 - 23100 Sondrio.

Sala consiliare di Palazzo Muzio - Sondrio
Lungo le pareti sono i sei encausti di Gianfilippo Usellini





--------------------
Il “pezzotto”, in Italia, è tipico della Valtellina. Viene tessuto su un telaio, con un armatura tela molto rada, con un ordito di fili robusti in cotone o canapa. La trama è realizzata inserendo nel passo (bocca d'ordito) una strisciolina ricavata da scarti e da ritagli delle industrie di cotone, seta, lana o canapa. La tecnica diella lavorazione del pezzotto non permette una varietà di disegni e linee. I più caratteristici motivi sono quelli a rigatino che non hanno un disegno particolare ma la loro costruzione comprende un insieme di colori. Un altro motivo ricorrente che si può trovare nei pezzotti è quello delle fiamme triangolari di svariati colori, che risaltono su uno sfondo neutro. I pezzotti valtellinesi, rispetto ai tappeti rustici di alcune località italiane del sud, si distinguono per una maggiore sobrietà di tinte ed una trama più compatta dovuta all'uso sempre più frequente di ritagli di lana.   
₂ Scheda a cura di Fanny Usellini e Luigi Sansone, dal catalogo della mostra tenutasi a Sondrio, Palazzo della Provincia, 28 ottobre - 11 dicembre 1994 - Gianfilippo Usellini, ed. Leonardo Arte, 1994, p. 191

₃ La serie dei sei encausti sono disposte a trittico sulle due pareti lunghe della grande sala del consiglio provinciale, tra un'alta pannellatura lignea a scansione quadrata e una doppia fascia perimetrale di coronamento a graffito monocromo. Le scene sono inserite dentro una finta apertura scorciata che le raccorda a tre a tre, separate da sottili finti pilastrini grigi.
I soggetti sono: [1/6] La mietitura; [2/6] La vendemmia; [3/6] La tessitura, la filatura, la pesca; [4/6] La lavorazione del granito e l'alpinismo; [5/6] La caccia e l'industria del legname; [6/6] L'alpeggio.
Usellini, che ritrasse se stesso nelle sembianze dello scalpellino di spalle nella scena con "La lavorazione del granito e l'alpinismo". Il Palazzo della Provincia / Palazzo del Governo si trova in Corso XXV Aprile, 22 - 23100 Sondrio.  (Questa nota e la precedente sono tratte dalla scheda SIRBeC OARL SO020-01085 compilata da Silvia Perlini, 2014 Regione Lombardia).



 
a cura di Rames Gaiba
© Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento

Per ogni richiesta rettifica o integrazione o segnalazione link non più attivi esterni (anche video) inviare a Rames Gaiba una
Email: rames.gaiba@gmail.com
-----
■ I commenti non potranno essere utilizzati e non è accettata la condivisione a fini pubblicitari di vendita prodotti o servizi o a scopo di lucro o su articoli/post di informazione politica.
■ Non saranno accettati i commenti:
(a) che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy.
(b) che contengano indirizzi internet (siti collegati, e-mail).
■ Vi invito a non usare nei vostri commenti i caratteri tutti in maiuscolo.
■ Non manterrò in memoria interventi e messaggi che, a mio insindacabile giudizio, riterrò superati, inutili o frivoli o di carattere personale (anche se di saluto o di apprezzamento di quel mio post), e dunque non di interesse generale.

Le chiedo di utilizzare la Sua identità reale o sulla Sua organizzazione, e di condividere soltanto informazioni veritiere e autentiche. Non saranno pubblicati e non avranno risposta commenti da autori anonimi o con nomi di fantasia.

⚠ La responsabilità per quanto scritto nell'area Discussioni rimane dei singoli.

È attiva la moderazione di tutti i commenti.

Grazie per l'attenzione.

Rames GAIBA