13 ottobre 2023

DARIO FO e la moda

Dario Fo il Maestro dei Pennelli


Vorrebbe indumenti che «non facessero pensare al corpo», che si adattassero perfettamente a forme e linee. Chiede abiti liberi perché è «stufo di giacche che condizionano i gesti» e dice di odiare gli «uomini vestiti da manichini». Il premio Nobel e la moda. Niente di strano, se a parlare nel salotto di Gentucca Bini, direttrice artistica della maison Romeo Gigli, è Dario Fo.

 Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli". 
© Fondazione Fo Rame

A suo agio nel ruolo di arbiter elegantiarum («del resto ha studiato costume a Brera, ha disegnato abiti per molte opere, da ragazzo»), Dario Fo spiega la sua poetica dello stile, «dove c'è una grande civiltà è il corpo che determina l'abito» e annuncia la sua incursione nel mondo del fashion. Dario si considerava “un attore dilettante e un pittore professionista”, poiché credeva che la sua capacità di narrazione avesse origine dai suoi dipinti, e che solo dopo aver disegnato le immagini che aveva in mente, avrebbe potuto sviluppare le storie e gli scenari per il palcoscenico.

Scrive Maria Bonmassar su Artribune (Marzo 2017) nell'articolo “Un viaggio, un’esperienza, un cammino intrapreso da due artisti straordinari, Dario Fo e di Franca Rame, che insieme hanno collezionato disegni, tele, arazzi, copioni, foto, documenti, pupazzi, maschere, costumi e oggetti di scena per rendere il loro messaggio comprensibile a tutti, facendo del narrare una vera e propria arte. Un viaggio, un’esperienza, un cammino intrapreso da due artisti straordinari, Dario Fo e di Franca Rame, che insieme hanno collezionato disegni, tele, arazzi, copioni, foto, documenti, pupazzi, maschere, costumi e oggetti di scena per rendere il loro messaggio comprensibile a tutti, facendo del narrare una vera e propria arte.”


Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame


 Schizzo eseguito da Dario Fo durante la sfilata di moda della casa "Romeo Gigli"
con modelli disegnati da Gentucca Bini.

Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame

Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame

Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame

Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame

Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame

Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame

Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame

Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame

Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame

Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame

Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame

Tavola di Dario Fo: rielaborazione dei modelli di Gentucca Bini
presentati alla sfilata di moda della casa "Romeo Gigli".
© Fondazione Fo Rame

Franca nella sartina in “Tutti uniti! Tutti insieme! Ma scusa, quello non è il padrone?”, (2015)
tecnica mista su tavola, cm 100 x 80¹


A leggere la rassegna stampa, che riporta l'Archivio Franca Rame Dario Fo, della cerimonia (del Premio Nobel per la Letteratura - 1997), sembra che i giornali avessero stretto un patto segreto: "Il giullare Dario Fo si è messo in frac. ...", "Irreprenscibile nel suo frac firmato Ferré...". Non un frac qualsiasi, ma un frac tagliato e cucito su misura da Gianfranco Ferré per Dario Fo, che a Stoccolma ha affrontato la recita più emozionante della sua vita.

Grazie Maestro Fo, un mito per la mia generazione. Quanto mi sono divertito ad ascoltarti, a leggerti, a vedere le tue opere, a cercare di conoscere e afferrare la tua arte.
Eri un drammaturgo, un cantastorie del XX secolo, un giocoliere delle parole che usavi con ironia, destrezza e prontezza a difendere la Libertà. Sei stato un uomo Libero, di parte certo (e spesso non ho condiviso le tue idee politiche) ma che non hai mai perso... perché gli uomini liberi non perdono mai quando sono portatori di pensiero, in ogni aspetto, forma, apparenza.
Le Arti non hanno  - e bisogna gridarlo a chi la pensa in maniera diversa - colore politico!


Qui il video cerimonia (9  ottobre 1997) da Rai Cultura - Dario Fo e il Premio Nobel
 

Dario Fo - Mistero Buffo a colori opere da Nuovo manuale minimo dell'attore - Ed. Skira, 2015


a cura di Rames Gaiba
per il solo testo © Riproduzione riservata

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