27 dicembre 2016

Le cucitrici, merlettaie nella pittura (fino al XVIII secolo)


La cucitura è un'arte manuale, creativa, che consente di unire con una serie di punti fatti con l'ago tra loro due tagli di stoffa o simili. È un arte antica, se si considera che gli aghi più antichi, ottenuti da ossa appuntite, indicano che le prime tracce della cucitura risalgono all'incirca 30.000 anni fa.

Anche i pittori hanno fatto di quest'arte del cucire a mano un tema nel corso dei secoli per le loro opere, che qui di seguito ho voluto illustrare. È un omaggio a queste donne, che nei secoli passati erano soprattutto serve di famiglie benestanti.



la Cucitrice (1640-1650 circa)
Diego Vel
ázquez (Spagna, 1599-1660)
olio su tela, cm 74 x 60
National Gallery of Art - Washington, Stati Uniti d'America


Quiringh van Brekelenkam qui raffigura (due opere successive) il negozio di un sarto, che è al lavoro con due apprendisti, seduti su un tavolaccio.


Interno di sartoria (1653)
Quiringh van Brekelenkam (Olanda, 1622-1668)
olio su tela, cm 55 x 75
Worcester Art Museum - Worcester, Massachusetts, Stati Uniti d'America


 
 
La bottega del sarto (1661)
Quiringh van Brekelenkam (Olanda, 1622-1668)
olio su tela, cm 66 x 53
Rijksmuseum - Amsterdam, Paesi Bassi


La Merlettaia (1662)
Caspar [Gaspar] Netscher (Olanda, 1639-1684)
olio su tela, cm 33 x 27
Wallace Collection - Londra, Inghilterra


La donna indossa una gonna nera e ha un tipico copricapo (cuffia) che in seguito ritroviamo indossato nella parte occidentale dei Paesi Bassi.

Questo dipinto assieme al successivo viene spesso comparato. In effetti si riscontrano molte analogie iconografiche con Vermeer. Classico quadro della "pittura di genere", cioè di quella pittura che rappresenta ciò che avviene ogni giorno, o per dirla con Saul Friedländer «Vero tema della pittura di genere è la condizione, non l'evento».  



La Merlettaia (1669-1670) - firmato "IV Meer"
Jan Vermeer (Delft, Olanda, 1632-1675)
olio su tela riportato su tela, cm 23.9 x 20.5
Museo del Louvre - Parigi, Francia






Per la realizzazione di questo piccolo quadro il maestro di Delft è possibile che abbia osservato la sua modella attraverso una  camera oscura, ma si esclude che il disegno sulla tela sia ottenuto ricalcando una proiezione. Si trattò in questo caso di una camera oscura deliberatamente non messa a fuoco, che trasforma i fili rossi e bianchi con i quali lavora la merlettaia in fili di luce e pittura.
Il soggetto è una fanciulla che, con molta attenzione, si dedica all'arte del ricamo. In primo piano si trova lo spigolo di un tavolo, su cui è appoggiato un cuscino da ricamo: dal contenitore semiaperto escono dei fili. Gli interni che la circondano sono spogli e privi di dettagli, quasi a voler far risaltare la figura.

La luce arriva da destra e accende il giallo del corpetto, posandosi con particolare enfasi 
sulla fronte e sulle dite della ragazza, e questo espediente permette a Vermeer di sottolineare la concentrazione della stessa sul lavoro manuale. 
La figura della ricamatrice del resto ricorre nella pittura olandese come simbolo di laboriosità e di virtù domestica: l'interpretazione moraleggiante è confermata qui dalla presenza sul tavolo di un libro rilegato in pergamena e chiuso da nastri, probabilmente una bibbia o un libro di preghiere.      


Ragazza che cuce (1750)
Philippe [Philip] Mercier (Berlino, Germania, 1689 - Londra, Inghilterra, 1760) *
olio su tela, cm 76 x 63.5


Ragazza che cuce (1750)
Philippe [Philip] Mercier

tessuto lana e canapa - XVIII secolo


* Pittore francese, che ha vissuto principalmente ed è stato attivo in Inghilterra.


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