3 marzo 2017

CERNIERA LAMPO | CHIUSURA LAMPO


Sistema di chiusura fatta da due nastri di tessuto su cui sono agganciati (aggraffati) speciali dentini di diverse dimensioni e materiali (metallici o di materia plastica), sfalsati in modo da potersi inserire a coda di rondine incastrandosi con un cursore (parte scorrevole) con la relativa linguetta (tiretto) detta pendente permettendo l'apertura e la chiusura del tessuto o altro materiale. La corsa è limitata agli estremi da un fermo inferiore e due fermi superiori che impediscono la fuoriuscita del cursore. Esistono, inoltre, cerniere reversibili nelle quali il tiretto è utilizzabile sia sul dritto che sul rovescio e cerniere con il doppio cursore che si aprono dal basso e dall'alto. Prodotte in moltissimi colori. Il cursore è la parte scorrevole di una cerniera lampo. Realizzato, generalmente in zama (lega di zinco, alluminio e magnesio), possono avere un meccanismo libero o autobloccante, cioè un sistema che impedisce l'apertura accidentale della cerniera e garantisce maggior sicurezza. Il cursore viene pressofuso, liberato dal metallo in eccesso e successivamente sbavato all'interno per assicurare il giusto rapporto tra tenuta meccanica e scorrevolezza. Se previsto dal modello, viene montata subito l'aletta e quindi vengono sottoposti insieme a un trattamento di galvanica a più strati per ottenere l'estetica e la resistenza desiderati. Anche i componenti minori (fermi inferiori, superiori e componenti del divisibile) seguono un processo analogo di galvanica.    

I MATERIALI

I materiali di una lampo possono essere di metallo, di plastica o di nylon; il materiale plastico non arrugginisce, costa meno ma non sopporta alte temperature. Invece i materiali dei tessuti di rinforzo possono essere poliestere, poliestere ricoperto con film e cotone (questo materiale utilizzato anche per la tintura dei capi in cotone).

TIPOLOGIE

Le lampo possono essere di tre tipi:
  • Lampo spirale: è formata da due spirali di nylon applicate a due fettucce tessili, le cui spire presentano una piccola deformazione (di forma complementare, in modo da restare agganciate, una volta compenetrate).
  • Lampo metallo: i denti piatti in lega di ottone o alluminio, alpaca o rame, ecc. sono ottenuti per tranciatura e quindi ammorsati sui nastri tessili di supporto. Hanno una scorrevolezza inferiore.
  • Lampo plastica: i denti piatti sono pressofusi sui nastri di supporto.

Le varie tipologie sopra descritte vengono prodotte sia su nastri di supporto in poliestere, sia in cotone o altri materiali.

Le lampo, prodotte in catena continua, vengono poi tranciate nelle lunghezze richieste e rifinite in due versioni:
  • Lampo fisse: non permettono la separazione dei lembi, con un cursore, tipiche per abbigliamento e con due cursori contrapposti, generalmente applicate su borse e valigie.
  • Lampo divisibili. permettono la separazione dei lembi, con uno o due cursori (comby), particolarmente impiegate nella maglieria moderna e nell'abbigliamento sportivo.

TIPOLOGIE DI CHIUSURA LAMPO

Le tipologie di chiusure lampo sono tre:
  • a chiusura fissa, con cerniera lampo costituita da due terminali zip aperti in alto e un terminale zip in basso;
  • a chiusura tipo divisibile con solo cursore, con cerniera lampo composta da due terminali zip in alto aperti e terminale apribile nella parte bassa;
  • a chiusura lampo divisibile a doppio cursore combinata, con cerniera lampo composta da due terminali zip in alto e due aghi nella parte bassa con due cursori divergenti

CARATTERISTICHE COMMERCIALI DI UNA CERNIERA

La lunghezza è espressa in cm, ed è prodotta in qualsiasi misura, sia standard che non.
  • La larghezza si esprime in mm e si intende la larghezza dei denti. Per tessuti leggeri si usano larghezze di 3 mm, per tessuti più pesanti da 4 mm. In gergo corrente si parla di grossezza della grana: grana da 3 o da 4 mm.
  • La composizione e il tipo di tessuto del nastro ha solo caratteristiche di funzionalità ma talvolta può essere utilizzato per effetti estetici. 
  • il peso e lo spessore della cerniera devono essere scelti in funzione della pesantezza del tessuto su cui sarà applicata. 
È chiamata anche Zip o Lampo.

IMPIEGHI - È  usata nell'industria della confezione in serie principalmente come chiusura per vestiti, top, gonne, pantaloni, giacconi e capi sportivi, stivali. È anche usata per borse, sacche ed in altri settori quali valigeria.




Italiano: chiusura lampo - Francese: fermature à glissiere | fermature  éclair - Inglese: zip fastener | zipper - Tedesco: Reissverschluss - Spagnolo: cremallera

Italiano: chiusura lampo in metallo - Francese: tirette en métal - Inglese: zip fastener | zipper - Tedesco: Metall-reissverschluss - Spagnolo: cremallera metálica

Italiano: chiusura lampo in plastica - Francese: glissiere en plastique - Inglese: plastic zipper - Tedesco: Kunststoff reissverschluss - Spagnolo: cremallera en plástico

Italiano: chiusura lampo invisibile - Francese: fermature glissiere invisible - Inglese: partible zipper - Tedesco: Teilbarer reissverschluss - Spagnolo: cremallera invisible


STORIA - L'antenata della chiusura lampo è del 1851, e si deve a Elias Howe (molto più noto per il contributo all'invenzione e alla diffusione della macchina da cucire) che brevettò la sua "chiusura automatica continua per abiti", composta da una serie di ganci uniti da un cordoncino che scorreva su "denti" metallici, ma l'invenzione non fu mai messa sul mercato. Nel 1893 Lewis Walker e William Whitcomb Judson organizzarono la Universal Fastener Co per sfruttare i brevetti di quest'ultimo di un meccanismo di chiusura rapida a ganci, con un fermaglio per aprire e chiudere il sistema, chiamato "chiusura di sicurezza separabile". Il brevetto del primo prototipo viene fatto risalire al 1896. Solo nel 1913 l'ingegnere svedese-americano Gideon Sundbäck perfezionò l'idea fissando la cerniera su due nastri di stoffa per semplificare l'installazione, realizzando una più comoda e resistente chiusura lampo con dentini di metallo e cursore, che fu usata prima per portafogli e borse da tabacco poi, alla fine della prima guerra mondiale, nell'abbigliamento. Una delle prime applicazioni di questi nuovi modi di "allacciatura" si verificò nel 1918 sulle tute di volo della marina americana, che ne ordinò 10.000 esemplari. Quello che rese di uso comune la cerniera fu l'applicazione sulle soprascarpe di gomma della ditta Goodrich che brevettò anche il nome zipper, divenuto sinonimo di quella chiusura esattamente come lampo in Italia, denominazione di una ditta specializzata, negli anni Trenta, nella fabbricazione delle cerniere lampo ormai ineluttabilmente tali di nome e di fatto. L'industria dell'abbigliamento e della moda si avvicinò alla cerniera lampo solo nei primi anni '30: il 1° gennaio 1934 fu fondata la Tadao Yoshida in Giappone la YKK (Yoshida Kōgyō Kabushikikaisha), ancora oggi una delle più grandi aziende di cerniere lampo. Nel 1935 Elsa Schiaparelli fu la prima stilista a utilizzare una chiusura lampo su un abito di haute couture, interpretandola come elemento decorativo: è del 1936 un soprabito da sera con chiusura lampo anche all'interno. A partire dal secondo dopoguerra, il metallo viene sottoposto a opportuni trattamenti galvanici per evitare la ruggine e venne affiancato da materiali sintetici. Nel 1958 è stata introdotta la catena continua a spirale, grazie alla quale i dentini sono applicati direttamente sul nastro.


CURIOSITÀ - La consacrazione definitiva ad accessorio cult avvenne nel 1971, quando la seguitissima band musicale dei Rolling Stones produsse l'album "Sticky Fingers". Sulla copertina dell'album (la più grande di tutti i tempi), ideata dal maestro della pop art Andy Warhol, si vedono dei jeans stretti sdruciti (indossati dall'attore Joe Dallessandro che non si vede in quanto è ripreso dal torso in giù) e si trova una vera lampo funzionante. La copertina fece scandalo, tant'è che in Spagna i censori richiesero di sostituirla.



Rames Gaiba
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