Fazzoletto - diminutivo di fazzolo (antica tela per fazzoletti); in latino volgare era faciolum, termine a sua volta derivato da facies, "faccia".
Piccolo quadrato in cotone o lino solo orlato o anche ricamato, anche con le iniziali, per soffiarsi il naso o asciugarsi il sudore. Oggi, è in parte stato sostituito dai fazzolettini di carta usa e getta.
Accessorio indispensabile nell' 800, oggi ha un utilizzo puramente funzionale, con un eccezione per il fazzoletto da taschino (impropriamente definito pochette), quello infilato nella piccola tasca delle giacche maschili e femminili, che in questo caso può essere anche in seta, o per quello femminile anche bordato di pizzo. Quello maschile inizialmente fu rigorosamente bianco (orlato a mano, in lino irlandese o cotone), mentre oggi è usato di qualsiasi colore e fantasia, mai della stessa fantasia del gilet e della cravatta, ma, di quest'ultima dovrà richiamare uno dei colori principali, o che risalti sulla giacca. Quando il fazzoletto non è bianco è generalmente in seta, ma può essere anche in lana o cachemire ( con le giacche invernali); la tinta unita sarà più indicata se abbinata con camicie a righe, cravatte a fantasia o giacche a quadroni.
Qualunque sia il tessuto scelto, quest'accessorio non dovrebbe mai sporgere troppo dal taschino: dev'essere una nota di colore, non una sinfonia policroma. Una pochette deve misurare almeno cm 30 x 30 perché se "naviga" o scompare nel taschino, sarà certamente inelegante. Un diffuso ed annoso dubbio legato a quest'accessorio è "come piegarlo". I modi di portarlo sono svariati e dipendono dalla consistenza (grammatura) del tessuto. La forma squadrata è la più formale, quella con due, tre o quattro punte in su fa molto negozio; non mancano modi più eleganti che prevedono solo il centro fuori o centro e punte fuori (quest'ultimo particolarmente elegante). Un consiglio: se il tessuto scelto è pesante, meglio piegarlo in modo formale, onde evitare un taschino in petto che sia sul punto di scoppiare. E ricordatevi: questo taschino non è nato per contenere il telefono cellulare.
Accessorio indispensabile nell' 800, oggi ha un utilizzo puramente funzionale, con un eccezione per il fazzoletto da taschino (impropriamente definito pochette), quello infilato nella piccola tasca delle giacche maschili e femminili, che in questo caso può essere anche in seta, o per quello femminile anche bordato di pizzo. Quello maschile inizialmente fu rigorosamente bianco (orlato a mano, in lino irlandese o cotone), mentre oggi è usato di qualsiasi colore e fantasia, mai della stessa fantasia del gilet e della cravatta, ma, di quest'ultima dovrà richiamare uno dei colori principali, o che risalti sulla giacca. Quando il fazzoletto non è bianco è generalmente in seta, ma può essere anche in lana o cachemire ( con le giacche invernali); la tinta unita sarà più indicata se abbinata con camicie a righe, cravatte a fantasia o giacche a quadroni.
Qualunque sia il tessuto scelto, quest'accessorio non dovrebbe mai sporgere troppo dal taschino: dev'essere una nota di colore, non una sinfonia policroma. Una pochette deve misurare almeno cm 30 x 30 perché se "naviga" o scompare nel taschino, sarà certamente inelegante. Un diffuso ed annoso dubbio legato a quest'accessorio è "come piegarlo". I modi di portarlo sono svariati e dipendono dalla consistenza (grammatura) del tessuto. La forma squadrata è la più formale, quella con due, tre o quattro punte in su fa molto negozio; non mancano modi più eleganti che prevedono solo il centro fuori o centro e punte fuori (quest'ultimo particolarmente elegante). Un consiglio: se il tessuto scelto è pesante, meglio piegarlo in modo formale, onde evitare un taschino in petto che sia sul punto di scoppiare. E ricordatevi: questo taschino non è nato per contenere il telefono cellulare.
Italiano: fazzoletto da taschino - Francese: pochette - Inglese: breastpocket handkerchief - Tedesco: Ziertascentuch - Spagnolo: pochette, pañuelo de adorno
STORIA - L'articolo in passato si prestava a molteplici usi. Oltre ai fazzoletti da naso, un tempo c'erano i fazzoletti "da mano", da sventolare negligentemente qua e là, i fazzoletti da manica, da manicotto e da guanti (20 o al massimo 25 cm di lato), i fazzoletti da taschino, più che altro "di figura", quelli da collo, usati dai lavoratori a mo' di cravatta, per detergere il sudore e non macchiare le camicie, i fazzoletti da testa che proteggevano i capelli e quelli che le donne portavano sulle spalle al posto dei colletti o per coprire scollature, o come veri e propri scialli, i fazzoletti "da trasporto" (nel senso che, ben annodati e appesi a un bastone, servivano a trasportare gli oggetti più diversi a mo' di fagotto), i fazzoletti da lutto (bianchi col bordo nero), i fazzolettini da uomo, i fazzolettini da signora e quelli ancora più piccoli, per i bambini.
Rames Gaiba
© Riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento
Per ogni richiesta rettifica o integrazione o segnalazione link non più attivi esterni (anche video) inviare a Rames Gaiba una
Email: rames.gaiba@gmail.com
-----
■ I commenti non potranno essere utilizzati e non è accettata la condivisione a fini pubblicitari di vendita prodotti o servizi o a scopo di lucro o su articoli/post di informazione politica.
■ Non saranno accettati i commenti:
(a) che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy.
(b) che contengano indirizzi internet (siti collegati, e-mail).
■ Vi invito a non usare nei vostri commenti i caratteri tutti in maiuscolo.
■ Non manterrò in memoria interventi e messaggi che, a mio insindacabile giudizio, riterrò superati, inutili o frivoli o di carattere personale (anche se di saluto o di apprezzamento di quel mio post), e dunque non di interesse generale.
Le chiedo di utilizzare la Sua identità reale o sulla Sua organizzazione, e di condividere soltanto informazioni veritiere e autentiche. Non saranno pubblicati e non avranno risposta commenti da autori anonimi o con nomi di fantasia.
⚠ La responsabilità per quanto scritto nell'area Discussioni rimane dei singoli.
È attiva la moderazione di tutti i commenti.
Grazie per l'attenzione.
Rames GAIBA