27 aprile 2017

RASO | SATIN

Raso - dal latino rasus, participio passato del verbo radere, da cui raso ovvero liscio.

Raso di seta
Tessuto costruito con armatura a raso (si indicano con il numero di fili che compongono l'armatura) caratterizzata da una superficie piana, che presenta un diritto liscio e lucido, rasato (uniforme) e con lucentezza serica (che come tutti i tessuti lucidi ha tonalità variabili, secondo l'incidenza della luce sulla sua superficie), ed un rovescio opaco.  L'effetto è dovuto al particolare tipo di armatura che prevede punti di legatura, disposti secondo un ordine non consecutivo ma regolare. Questo rapporto d'armatura è detto scoccamento. Più la slegatura aumenta (da 4 in su), più ricco di trame deve essere la costruzione del tessuto, per evitare che i punti di legatura si spostino. Per tale ragione i tessuti in armatura raso sono più delicati e sensibili al logorio di quelli con altre armature.

Talvolta il raso è battuto in doppia faccia per impiego nei nastri e passamanerie.

Possono essere fabbricati con qualsiasi fibra tessile, anche se il suo materiale preferito è la seta. Si trova anche in fibre artificiali come il rayon o in mischia con fibre sintetiche, come il poliestere. È usato per confezionare abiti da sera, sia come fodera in viscosa, poliestere, cupro.

È denominato anche satin¹, anche se il termine in Italia è usato per indicare i tipi meno pregiati di raso. Meno usuale, l'italianizzato dal francese, satino 


STORIA - Era un tessuto molto pregiato, prodotto inizialmente solo in Cina sotto la dinastia Song del Nord (960-1127) ma trovò il suo utilizzo più spettacolare nelle epoche Ming e Quing, soprattutto come base per i serici ricami policromi degli abiti dei dignitari della sorte imperiale.²

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₁ Voce francese; da Zaitunu (Zaitun), nome arabo di  una città cinese, probabilmente TsinKiang, oggi Chuan-chou, da cui veniva anticamente importato. 
₂ Stefanella Sposito - Archivio  tessile - Ed. Ikon, 2014, voce Raso, pp. 116-117    


🇫🇷  Francese: Satin 🇬🇧  Inglese: Satin 🇩🇪  Tedesco: Atlas 🇪🇸  Spagnolo: Raso


Valentino Haute Couture 2020-2021
© Armando Grillo per Bazaar


Alcune denominazioni di Raso
(tratte da: Ettore Bianchi - Dizionario internazionale dei tessuti - Ed. Tessile di Como, 1997, pp. 338-340)


Raso a pelo
Tessuto vellutato che imita gli arazzi Gobelin. Usato in tappezzeria.

Raso a righe
Raso rigato per catena.

Raso de estambre
Tessuto eseguito con lana pettinata e lavorato sia rasato che ad armatura.

Raso di Bruges
Tessuto con armatura raso con ordito in genere di seta o viscosa (filo continuo) e trama di cotone (filo discontinuo). Originario della città di Bruges (Belgio) da cui il nome.

Raso di ordito
Denominazione usata per distinguere il raso per effetto di catena (il vero raso), da quello per effetto di trama. Generalmente il raso d'ordito è compreso tra un diffalcamento minimo di 4 fili e massimo di 16.

Raso di trama
Raso dove il diritto è costituito dai fili di trama anziché dai fili di catena. Pertanto non dovrebbe essere così chiamato, anche se si tratta di vera e propria armatura raso, perché in realtà costituisce il negativo del vero raso di catena. Qui il diffalcamento può andare da 8 a 48 tenendo presente che il raso sopra il 24 può essere usato prevalentemente per barrature di cravatteria.

Raso doppia faccia
Tessuto doppia catena con il rovescio e il diritto in raso. In genere le due catene sono molto ricche di fili. Viene prodotto per cravatteria, risvolti abiti da sera, borsetteria, per abiti da sera e da sposa molto ricchi, per arredamento. Di solito è di seta, qualche volta il filo di trama è di cotone. 

Raso francese
Tessuto ad armatura a raso dove sia la trama che l'ordito hanno lo stesso titolo. Tipo in genere molto pesante usato specialmente per tappezzeria e rivestimenti. 

Raso greco
Tessuto ad armatura raso dove sia trama che ordito hanno lo stesso titolo (talvolta la trama ha titolo doppio). Viene prodotto con filo greggio e tinto in pezza con finissaggio lucido. È usato specialmente per fodere. 

Raso grenadine
Raso generalmente da otto ordito con organzino grenadine per avere un effetto opaco, e tessuto con trama souple o cotone, usato specialmente per revers da smoking o tuxedo. 

Raso impresso
Raso che presenta disegni ottenuti per impressione grazie a cilindri di metallo che recano il disegno riprodotto sulla loro superficie. Il rapporto per ordito è costituito dalla circonferenza del cilindro e quello per trama deve essere un sotto-multiplo dell'altezza del cilindro per potere avere la chiusura. 

Raso liseré
Raso operato in genere con una seconda catena a sezioni che fa motivo. Usato specialmente per arredamento e talvolta alta moda.

Raso liseré doppia faccia
Raso liseré ancora più pregiato in quanto la seconda catena a sezioni crea i suoi effetti sia al diritto che al rovescio.

Raso matto
Raso da otto con doppia puntatura per ottenere un effetto più opaco. Il suo uso maggiore è in cravatteria e abbigliamento femminile. 

Raso ombreggiato
Tessuto ombré dove si ottiene un piacevole effetto  che si ottiene abbinando l'effetto ombré con l'effetto raso. Molto usato in cravatteria  sia in unito che con effetti jacquard. 

Raso pekin
Tessuto a due catene intervallate di cui la prima (la più importante)  è rimessa a raso, la seconda rimessa con armatura opaca (caneté, imperatrix, diagonaline). Usato prevalentemente in arredamento e talvolta in abbigliamento.

Raso sultano
Tessuto sul genere della bengaline ma con effetto più rasato. Qualità molto usata  nei paesi orientali per il suo effetto brillante e la sua leggerezza. 

Raso turco
Tessuto che lavora in raso da quattro licci con sequenza 1/2/4/3, descrivibile come una "saia spezzata". Generalmente ordito organzino di seta pura o organzino di Bemberg (cupro) e tessuto shappe o fiocco. Usato specialmente nell'arredamento.
 
Raso turco enver moire
Raso doppia faccia. In genere il filo di trama deve essere molto più grosso del filo di ordito per permettere la marezzatura della pezza. Usato in arredamento per tendaggi pesanti.
 
Rasone
Denominazione con cui si indicano tessuti con armatura in raso da otto, di peso medio o alto, in genere tessuti greggi e tinti in pezza, impiegati in passato come fodere per soprabiti invernali e per busti da donna. Il più delle volte con catena di Bemberg (cupro) o viscosa e trama di fiocco. Il nome rasone seviva a distinguerli dai rasi da 8 duchesse che invece erano di seta o misto seta e tinti in filo.  
 
 
27 Aprile 2017     


Rames Gaiba
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