JACQUARD

Dal nome del francese Joseph-Marie Jacquard, inventore di un dispositivo per la tessitura.

1. Telaio tessile che tramite un meccanismo permette con un solo movimento di muovere ogni filo di catena indipendentemente da tutti gli altri. Il principio di funzionamento è rimasto concettualmente invariato, pur con le evoluzioni che vi sono state.

Prima del telaio Jacquard, telai come i "telai al tiro" richiedevano un aiutante che muovesse manualmente i licci secondo il disegno. L'innovazione di Jacquard è stata l'automazione di questo processo tramite le schede perforate, con il lavoro di un solo tessitore eliminando la necessità dell'aiutante e rendendo possibile la tessitura di motivi molto più elaborati.

La Jacquard applicato su telaio manuale è situata in alto al disopra delle casse battenti, leggermente arretrata rispetto ad esse, ed è fissata ad un Brancale, composto da due traverse di legno unite fra loro, sorretto da due Cavalletti solidali con le Fiancate del telaio stesso. Dalla Jacquard scendono numerose fini corde di lino ritorto incerato (Arcate) sistemate con un preciso determinato ordine in un complesso detto Padiglione. Ogni arcata porta accanto una Maglia (il cui anello è circa un cm più basso del piano delle casse battenti) unita a un Gugellone (peso) atto a mantenere l'arcata e la maglia nella giusta tensione. La "montatura" nel contesto del telaio Jacquard non è un pezzo singolo, ma il sistema di schede perforate, aghi e cilindro che costituisce il meccanismo Jacquard, e che è aggiunto a un telaio di base per controllarne i fili d'ordito in modo automatico. Il movimento di questi fili viene sui telai attraverso un sistema di una catena di cartoncini forati, raccordati fra loro, che scorrono in sequenza e sono lette da file di aghi, che possono attraversarle solo in corrispondenza dei fori, cosiché, per mezzo dei suoi organi meccanici, fa sollevare le arcate, le maglie e i relativi fili di ordito in esse infilati, consentendo il passaggio della trama, quindi, 
la scheda perforata (i fori) indicano quali fili di ordito devono essere mossi per formare il disegno. Ogni cordicella è associata a una scheda perforata (la presenza o l'assenza di un foro in una scheda determina se la cordicella corrispondente si alza o resta ferma), comanda il movimento dei licci permettendo l'esecuzione di disegni molto complessi (operati¹). Tale sistema permette di memorizzare l'intero ciclo di lavorazione del tessuto operato (cimose comprese) secondo un codice di pieni e di vuoti, ricavati dalla lettura della "messa in carta" del disegno, realizzata seguendo gli intrecci desiderati e le evoluzioni dei fili previsti.²   

Oggi i telai Jacquard non utilizzano più le schede perforate ma sono completamente elettronici, è possibile perciò a bordo macchina o, addirittura in ufficio con collegamenti in rete, produrre e cambiare i disegni e controllare tutti i parametri necessari per avere sotto controllo produzione e qualità. L'introduzione della Jacquard elettronica ha portato innumerevoli benefici, permettendo sia il cambio articolo rapido sia l'archiviazione di disegni Jacquard su supporto informatico (memoria esterna, archivi on line, ecc.) e inoltre ha permesso di aumentare notevolmente il rapporto del disegno sul tessuto.³ 



Telaio Jacquard elettronico (particolare)


Il sistema è applicato anche ai telai e alle macchine per maglieria e che consente di realizzare prodotti tessili; ad ogni scheda corrisponde un preciso disegno. Si ottiene una struttura a maglia in cui da due a quattro (ma anche fino a sei) fili di colore diverso sono alimentati ad aghi selezionati in modo che nello stesso rango compaiono maglie di diverso colore. Modificando la disposizione delle maglie da un rango all'altro si ottengono aree di colore che formano motivi di disegno. Secondo il sistema che controlla il movimento degli aghi destinati a formare le maglie con i vari colori si possono ottenere aree di disegno che coprono da 24 maglie, in larghezza e lunghezza, fino ad aree di disegno di un migliaio di maglie nei due sensi (macchine elettroniche). A differenza dell'intarsio il disegno appare su una sola faccia del tessuto.
 
2. Tessuto Jacquard - Vengono indicati Jacquard anche tutti i tessuti fatti con telai muniti di meccanismo jacquard: si tratta di stoffe con disegni complessi come il broccato, il  damasco, il fil coupé, il  gobelin, il lancé, il lampasso

Trama jacquad - Designer Matty Bovan
Premio internazionale Woolmark 2021

 
Il termine "Jacquard" in maglia è più comunemente associata a motivi realizzati con fili di diversi colori, ma è possibile utilizzare la stessa tecnica per creare un tessuto jacquard di un singolo colore, ottenendo un effetto texturizzato e in rilievo. Una rigatura longitudinale, diagonale, una scacchiera e qualsiasi altro motivo semplice o complesso, necessità di una selezione manuale, meccanica o elettronica. Il disegno può apparire con delle tessiture differenti (maglie allungate, maglie in rilievo, maglie riprese, ecc.).

In maglieria si distinguono lo Jacquard di punti (o stoffa disegnata) o lo Jacquard di colori. Quest'ultimo può essere realizzato in diversi modi:

- Jacquard jersey: questo jacqurd si ottiene su telai a frontura semplice. Le maglie diritte di due, tre, quattro colori per colonna si alternano secondo il disegno; sul rovescio, i fili non vengono lavorati passano liberi.
- Intarsio: è uno jacquard lavorato su una base jersey o su una base di coste in maglie semplici o con vari punti e che comporta più fili differenti su una medesima fila; questi fili sono presenti solo nelle zone considerate dal disegno, a rovescio come sul diritto.
- Jacquard leggero: questo jacquard e quelli seguenti sono realizzati su telai a doppia frontura; sul rovescio, a righe, tutti gli aghi sono al lavoro a ogni passaggio del carello. 
- Jacquard piquet: lo jacquard piquet o jacquar pesante presenta un aspetto punteggiato: sul rovescio, le maglie sono lavorate una su due e alternativamente ogni due righe.
- Jacquard double-face: un disegno appare su ciascuno dei lati della stoffa, sia che si tratti di un unico disegno, in positivo o negativo, sia che si tratti di due motivi differenti.
- Jacquard strutturato: le maglie del motivo sono raccolte, lavorate e riportate. Esse appaiono su un fondo di jersey a rovescio rigato, di fili passati, di maglie aumentate, di maglie riportate...bicolori o multicolori.
- Jacquar fantasia: certi jacquard possono comportare dei rilievi a livello locale, degli effetti di accavallamento dei riporti.⁵      

Missoni - Maglione in maglia jacquard metalizzato

I “Missoni” sono legati fin dagli anni '60 e '70 all'organizzazione di tantissimi fili e colori
foto:  © la Repubblica - Milano Fashion Week Uomo, 2022

 
IMPIEGHI -  I motivi jacquard utilizzati in tessitura o maglieria sono usati nell'abbigliamento (tessuti fra cui anche nella cravatteria di alta gamma, fodere che riportano il logo o nome dell'azienda, nastri, maglioni, cardigan, sciarpe, cappelli, calzini, guanti). Altri usi sono nell'arredamento (come tappezzeria, per rivestire divani e poltrone, sedie, pouf e molto altro) con tessuti che sono ancora più pesanti e strutturati, biancheria per la casa, tessuti per l'industria automobilistica, ecc.


1. Valentino - Primavera Estate 2016
2. Dries Van Noten - Estate 2020 

Romeo Gigli


Si dicono operati i tessuti a grandi disegni ottenuti per intreccio che, avendo un rapporto d'armatura superiore a 32 fili, non sono realizzabili con telai a ratiera, ma richiedono l'impiego di macchine Jacquard.  
Stefanella Sposito - Archivio tessile; Ed. Ikon, 2014, voce "Tessuto Jacquar", pag. 187  
Il telaio Jacquard sembra un vecchio computer con un sistema binario. Le schede perforate alimentate dall'alto rappresentano il codice binario. 
₃ F.Brusa, G. Lanzini,M. Moscatelli, E. Tettamenti - Appunti di nobilitazione Tessile;  Editoriana Lariana, 2020, p. 38
₄ Françoise Tellier-Loumagne - Maglie. I movimenti del filo; Ed. L'ippocampo, 2006, p. 70 
₅ Françoise Tellier-Loumagne - op. cit., "Glossario", pp. 311-312  


STORIA - Il dispositivo fu ideato dal francese Joseph-Marie Jacquard (Lione 1752 - Oulins 1834) nel 1801-1804, che inventò un meccanismo per la tessitura che da lui prese il nome, con la quale sostituì l'insieme di corde per l'alzata di fili (che richiedeva l'impiego di più persone) con cartoni perforati. Il dispositivo delle schede era costituito da file di aghi che potevano attraversare solo dove c'erano i fori: i fili venivano alzati automaticamente permettendo il passaggio della trama.

Si tratta della prima applicazione ad avere usato una scheda perforata, ovvero era in grado di leggere istruzioni sotto forma di fori fatti su schede. Lo potremmo definire un antenato del computer meccanico.
 
 
Telaio Jacquard - National Museum of Scotland, Edimburgo⁷ 

 
In realtà pare che il prototipo del telaio Jacquard fosse stato realizzato nella seconda metà del XV secolo da un tessitore catanzarese, conosciuto a Lione come Jean le Calabrais (Giovanni il Calabrese). Quest'abile tessitore fu ospite di Luigi XI che fece arrivare alcuni esperti tessitori da Catanzaro per impiantare una macchina tessile a Lione. Il telaio introdotto da Giovanni il Calabrese (è oggi custodito nel Museo delle arti e dei mestieri di Parigi - Musée des arts et métiers) già allora suscitò ostilità tra gli operai tessili, che cercarono di ostacolarne la diffusione.


L'incastellatura con schede da applicare ad un telaio Jacquard, 
sormontato da un meccanismo Verdol   
Parigi - Musée des arts et métiers


Comunque, l'invenzione del XIX secolo consentiva di ridurre a un solo operaio il personale addetto al telaio (senza aiuto di assistenti), realizzando il tessuto operato, anche dal disegno più complesso, come se fosse ad armatura semplice. Nonostante l'ostilità dei tessitori lionesi (i 'Canuts'), che temevano di restare senza lavoro, la macchina ebbe larga applicazione. Il suo principio di funzionamento è rimasto a tutt'oggi invariato. Ma non solo, l'invenzione consentiva di "depositare" su schede perforate il risultato di un ciclo di lavorazioni, all'occorrenza, recuperando e riutilizzando l'intero ciclo.

Il telaio Jacquard del 1800 e le sue carte perforate

 
 
Inizialmente utilizzata in Francia dai produttori di sete, cui era destinata, la jacquard fu tuttavia adottata su vasta scala solo quando fu modificata in modo da poter realizzare disegni più grandi. La tecnologia jacquard fu rubata e introdotta nelle manifatture inglesi nel 1820 e ben presto divenne nota ovunque in Europa e in Nord America. Tra il 1820 circa e 1l 1860 il telaio jacquard si diffuse estesamente in Occidente per la produzione di gran parte degli articoli di lusso tessuti a mano, come merletti e scialli di cachemire. Il suo impatto si manifestò soprattutto nel diffondersi di disegni dai dettagli molto realistici, grazie alla possibilità di controllare ogni filo dell'ordito, e di tappeti a costi molto più accessibili. Tra il 1825 e il 1830 il sistema jacquard fu adottato ai telai per tessuti senza pelo e moquette.
I miglioramenti seguirono lungo tutto il corso del XIX secolo. Ulteriori miglioramenti all'inizio del Novecento resero la lavorazione jacquard più rapida, e la velocità è rimasta il nodo centrale in tutte le aree della tecnologia tessile all'incirca fino al 1970. Il passo successivo è stato la gestione computerizzata, che ha preso avvio negli anni ottanta dal settore della maglieria, un'evoluzione logica, considerato che i dati del computer furono in origine inseriti attraverso versioni miniaturizzate delle schede perforate jacquard.



₆ Per ottenere un tessuto a disegni, prima dell'introduzione della macchina Jacquard, si usava il telaio da tessitura, fornito di due apparati: uno a licci, per la bordatura del tessuto (che serviva anche per i tessuti senza disegni), e un apparato per il disegno, per mezzo del quale venivano sollevati i fili dell'ordito secondo il disegno da riprodursi. 
₇ In Scozia i telai Jacquard sono registrati come utilizzati dall'industria tessile dal 1820. Si ritiene che fossero operativi nelle contee di Angus, di Kincardineshire e nella città di Paisley.
₈ Le macchine Verdol differiscono dai tipi Jacquard e Vincenzi nel comando di selezione degli aghi; essi non sono spinti dai cartoni ma dalle squadrette dell'avantreno. Le macchine Vincenzi sono delle Jacquard con arpini in tondino di acciaio di sezione ridotta, foggiati a molla e resi indipendenti dagli aghi orizzontali di selezione. Tali modifiche hanno consentito di avvicinare agli arpini e quindi di ridurre le dimensioni delle macchine aumentandone la portata e di poter utilizzare cartoni più sottili e quindi meno costosi.   
Mary Schoeser - Tessuti del mondo; Ed. Skira Rizzoli, 2003, pp. 222-228


CURIOSITÀ -  A Lione (in francese Lyon), in Francia, vi è un murale (che copre 800 mq) che rappresenta 2000 anni di storia con 24 personaggi storici di Lione e 6 contemporanei.

È un edificio giallo brillante, un muro senza finestre che copre la parte posteriore e laterale di un edificio. È stato dipinto dalla c
ooperativa di artisti CitéCréation tra il 1994 e il 1995 nel tentativo di rivitalizzare questo incrocio di uno dei quartieri più centrali e trafficati di Lione.

La Fresque des Lyonnais (L'affresco del popolo di Lione) 
si trova, nel centro della città,
vicino a Place des Terreaux e Municipio di Lione, all'angolo tra 49 quai St. Vincent e 2 rue de la Martinière.

Si compone di più livelli. Al 1° livello abbiamo la rappresentazione di Joseph-Marie Jacquard. 


Murale in omaggio a Joseph-Marie Jacquard.
È stato creato dalla Cité de la Création nel 1994/995.
Si trova angolo 49 quai St Vincent et 2 rue de la Martinière - 69001 Lyon 1er  
 




Curatore: Rames Gaiba
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