Arcolàio - da arco, probabilmente tramite l'antico plurale arcora.
Attrezzo domestico, di piccole dimensioni, generalmente di legno, fornito di una ruota azionata da un pedale che permette la rotazione del rocchetto su cui si avvolge il filo e alle alette che provvedono a distribuirlo regolarmente sul rocchetto stesso. Utilizzato per ridurre le matasse di filo in gomitoli o bobine, per la tessitura o il lavoro a maglia.
Attrezzo domestico, di piccole dimensioni, generalmente di legno, fornito di una ruota azionata da un pedale che permette la rotazione del rocchetto su cui si avvolge il filo e alle alette che provvedono a distribuirlo regolarmente sul rocchetto stesso. Utilizzato per ridurre le matasse di filo in gomitoli o bobine, per la tessitura o il lavoro a maglia.
Prende, anche se meno usati, il nome di bindolo o filarello o guindolo.
È simile all'aspo o naspo usato nelle filande di seta (domestiche o industriali), ma da questo differisce totalmente nell'uso perchè l'arcolaio serve per disfare le matasse, mentre l'aspo (naspo) per costruirle.
LETTERATURA - «Girano ancora le ruote degli arcolai, animate dal piede delle filatrici; ancora le dita sapienti traggono il filo dalla testa arruffata della conocchia. Sulle alte montagne, in fondo alle campagne tranquille, la vita sembra resistere incrollabilmente, in tante sue vecchie forme. La filatrice leva gli occhi a guardare il trimotore che passa, come li levava, una volta, per guardare un paesaggio di rondini. E forse ha ragione lei, la filatrice. Dunque possiamo ripetere la vecchia canzone, senza paura d'essere derisi:
Sai tu qual donna è donna da gradire?
Quella che fila pensando del fuso,
quella che fila iguali e senza groppi,
quella che fila e non le cade il fuso,
quella che avvolge il filo ugualmente,
quella che sa se il fuso è mezzo o pieno …
E non importa se, compiuta la laboriosa giornata, la filatrice raccomandabilissima vada a distrarsi al cinematografo.» (Cesare Meano - Commentario Dizionario Italiano della Moda - Ente Nazionale della Moda, 1936 - XIV, pp. 19-20 voce Arcolaio)
All'arcolaio (1891)
Giovanni Segantini (1858-1899)
Giovanni Segantini (1858-1899)
olio su tela, cm 58.3 x 89.1
© Art Gallery of South Australia, Adelaide
All'arcolaio (1891-1893), anche se senza data¹
Giovanni Segantini (1858-1899)
matita su carta, cm 16 x 25
MART - Rovereto, Trento
MART - Rovereto, Trento
₁ Replica speculare del dipinto del 1891 della Art Gallery of South Australia, Adelaide. Donato nel 1898 alla città di Trento dall'artista per aiutare la popolazione di Tione d Trento, distrutto quell'anno da un terribile incendio.
Rames Gaiba
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