Tessitore (1884, gennaio-agosto)
Vincent van Gogh
matita, gesso, penna e inchiostro su carta, 21.3 x 34.8 cm
Amsterdam, Paesi Bassi - Van Gogh Museum
matita, gesso, penna e inchiostro su carta, 21.3 x 34.8 cm
Amsterdam, Paesi Bassi - Van Gogh Museum
Molte delle informazioni che sappiamo su Vincent van Gogh le dobbiamo a Le Lettere di Vincent van Gogh, una collezione di 903 lettere (820 scritte da Vincent). Più di 650 di queste lettere erano da Vincent a suo fratello Theo.¹
Le lettere di Van Gogh dipingono una cronaca della vita di un artista, con l'omissione del periodo in cui viveva a Parigi e quindi non aveva bisogno di corrispondere con suo fratello. Le lettere possono essere lette come autobiografia di un artista. Incluse nelle lettere schizzi di persone comuni, come minatori e contadini, e vi sono anche un paio di schizzi di tessitori.
Lettera ad Antoine Philippe Furnée
Nuenen, tra il 6 e il 18 gennaio 1884 circa [421]
Una volta giunto nel villaggio di Nuenen (allora contava poco più di duemila abitanti), Van Gogh iniziò subito a dedicarsi al tema dei tessitori, dove la figura umana si trova in secondo piano rispetto alle macchine a telaio in controluce.
Malgrado il processo di crescente industrializzazione del settore tessile nella regione del nord Brabante³, nella seconda metà dell'Ottocento erano ancora in molti che, a Nuenen⁴ più che nel resto del Brabante, continuavano a tessere in casa non sempre a tempo pieno, un lavoro integrativo e spesso praticato nei mesi invernali quando si era liberi dai lavori nei campi. La tessitura rurale non era un mestiere prospero; il reddito poteva variare notevolmente a seconda della resa delle colture, dei materiali e delle condizioni di mercato. Il tessitore viveva una vita povera, soprattutto in confronto ai centri di produzione tessile urbani, quali Leida. Dopo che la produzione tessile era stata industrializzata, il sostentamento degli artigiani rurali divenne sempre più precario.
Malgrado il processo di crescente industrializzazione del settore tessile nella regione del nord Brabante³, nella seconda metà dell'Ottocento erano ancora in molti che, a Nuenen⁴ più che nel resto del Brabante, continuavano a tessere in casa non sempre a tempo pieno, un lavoro integrativo e spesso praticato nei mesi invernali quando si era liberi dai lavori nei campi. La tessitura rurale non era un mestiere prospero; il reddito poteva variare notevolmente a seconda della resa delle colture, dei materiali e delle condizioni di mercato. Il tessitore viveva una vita povera, soprattutto in confronto ai centri di produzione tessile urbani, quali Leida. Dopo che la produzione tessile era stata industrializzata, il sostentamento degli artigiani rurali divenne sempre più precario.
A quel tempo i tessitori non erano un soggetto pittorico che andava per la maggiore e, come osservò Van Gogh, non comparivano nemmeno nelle riviste illustrate. La sua grande collezione di incisioni conteneva una sola stampa di argomento simile, una casetta di tessitore, pubblicata nell' «Illustration» del 10 settembre 1881 e tratta da un disegno di Ryckebusch, il cui titolo non concedeva nulla all'immaginazione: «Attività che stanno scomparendo: il tessitore».
All'inizio, Van Gogh, si concentrò a Nuenen sui tessitori che faticavano penosamente nelle loro capanne oscure per le fabbriche di Eindhoven, la città vicina. Era già imminente l'inverno ed egli si sentiva a proprio agio tra di loro e tra gli uomini e le donne che avvolgevano il filato.
Nella lettera a Theo scrive:
Nella lettera a Theo scrive:
«Conosci disegni di tessitori? Io ne conosco ben pochi. Fin'ora ho fatto su di loro tre acquarelli. Questa gente è difficile da disegnare perché le stanze sono piccole e non è possibile arretrare abbastanza per disegnare il telaio, e credo che questa sia la ragione per cui i tentativi di dipingerli sovente non riescono. Qui tuttavia, ho trovato una stanza nella quale ci sono due telai e dove si può fare.»
Lettera n. 422/351, 2 gennaio 1884
Qui probabilmente van Gogh si riferisce a Anthon van Rappard che aveva dipinto un tessitore, sempre nel 1884, nel Drenthe (provincia dei Paesi Bassi situata nel nord-est del Paese).
I tessitori e i loro telai occuparono van Gogh fino all'agosto del 1884.
Ma quali fossero esattamente, è difficile da accertare. Datare i disegni dei tessitori è estremamente difficile perché, tranne qualche rara eccezione, le lettere non aiutano molto a una loro precisa identificazione. È possibile stabilire un certo ordine cronologico dal grado di accuratezza con la quale van Gogh raffigura i telai, ma anche così bisogna procedere con prudenza. Da un lato si può infatti constatare che van Gogh comprese un po' alla volta il funzionamento complesso di questi telai, ma d'altro canto è pur vero che in nessun disegno riuscì a riprodurre la macchina in modo del tutto corretto.⁵
Tessitore, rivolto a destra (Autunno 1883-84)
Vincent van Gogh
Vincent van Gogh
matita, acquarello e inchiostro su carta vergata, 32.6 x 45.2 cm
Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller
Tessitore, rivolto a sinistra (Inverno 1883-84)
Vincent van Gogh
matita, acquarello e inchiostro su carta vergata, cm 37.5 x 45.2
Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller
Tessitore, rivolto a destra (Inverno 1883-84)
Vincent van Gogh
Vincent van Gogh
acquarello, 32 x 47 cm
Parigi, Francia - Musée du Louvre
Tessitore, rivolto a destra (Autunno 1883-84)
Vincent van Gogh
Vincent van Gogh
matita, gessetto e inchiostro su carta velina, 24.5 x 33.5 cm
Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller
Tessitore con un bambino sul seggiolone (1884)
Vincent van Gogh
Vincent van Gogh
matita, penna in inchiostro bruno, rafforzata con acquarello opaco
su carta tessuto, 32 x 40 cm
Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller
La scena è stata ispirata dal romanzo «Silas Marner. Il tessitore di Raveloe» scritto nel 1861 da George Eliot, pseudonimo maschile della scrittrice inglese Mary [Marian] Evans (1818 - 1880); Silas Marner è un povero tessitore di lino che, in seguito a una disputa religiosa, viene accusato falsamente di furto ed è costretto a lasciare Lantern Yard, una strada dei bassifondi dell’Inghilterra vittoriana. Si trasferisce a Raveloe, un villaggio immaginario nella campagna inglese, dove vive una vita di lavoro solitario. Ritroverà una ragione di vita e la felicità solo quando prenderà con sé la piccola Eppie, rimasta orfana di madre, che lui alleverà come una figlia.
Tessitore che prepara il telaio (1884)
Vincent van Gogh
Vincent van Gogh
matita, penna in inchiostro nero (sbiadito in marrone, rafforzata con acquarello opaco
bianco su carta tessuto, 27.1 x 39.8 cm
Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller
Per questo disegno a penna ed inchiostro, van Gogh lavorò su uno studio preliminare a matita. Si concentrò soprattutto sull'effetto della luce che filtrava nella piccola stanza. Come è evidente in molti punti, collocò abilmente le parti più scure contro quelle più chiare. Ricoprì gran parte del disegno con numerose linee tratteggiate, rendendo così la composizione simile a un'incisione o ad una stampa. Con un pennello applicò l'acquarello al fondo, alla parte alta del soffitto, nell'angolo della stanza a destra e sul telaio. Usò acquarello bianco opaco per gli accenni minimi come nello sgabello, nelle maniche dell'abito, nello zoccolo (sabot) del tessitore e nella bacinella del fondo. Il telaio, che risale al 1730, è un complesso riprodotto con relativa esattezza. Il tessitore sta sistemando l'ordito, il subbio è nella posizione giusta, ma nemmeno qui van Gogh è riuscito a rendere chiaramente il meccanismo dello scorrimento e avvolgimento del tessuto.
Lo stile di questo disegno è strettamente collegato a "Tessitore con un bambino sul seggiolone", realizzato parecchi mesi prima, tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio del 1884 (è basato su un dipinto andato perduto).
Tessitore, interno con tre finestre (Primavera 1884)
Vincent van Gogh
Vincent van Gogh
matita, acquarello e inchiostro su carta vergata, 35.5 x 44.6 cm
Amsterdam, Rijksmuseum
Tessitore (non datato, ma 1884 gennaio)
Vincent van Gogh
Disegno. Matita, penna, inchiostro e acquarello su carta, 26.3 x 20.6 cm
Vincent van Gogh
Disegno. Matita, penna, inchiostro e acquarello su carta, 26.3 x 20.6 cm
Amsterdam, Paesi Bassi - Van Gogh Museum
Tessitore, rivolto a destra (1884, gennaio)
Vincent van Gogh
olio su tela, 48 x 46 cm
Berna, Svizzera - Kunstmuseum
Vincent van Gogh
olio su tela, 48 x 46 cm
Berna, Svizzera - Kunstmuseum
Tessitore, rivolto a destra (Febbraio 1884)
Vincent van Gogh
olio su tela su pannello, 36.6 x 45 cm
Del dipinto che segue, van Gogh, in una lettera a Theo lo descrisse come:
«un interno con tre piccole finestre che danno su una vegetazione giallo verde che contrasta con il blu del tessuto sul telaio e con il camiciotto del tessitore che è anch'esso blu, anche se di un blu diverso»
Lettera n. 454/372, inizio giugno 1884
Il tessitore al telaio viene ritratto nella sua posizione più tipica: il braccio sinistro allungato, disteso per far entrare l'ordito nel battente del telaio e il destro un po' alzato per seguire il movimento del rocchetto con il filo.
Vincent van Gogh
olio su tela montata su tavola, 47.5 x 61 cm
Rotterdam, Paesi Bassi - Museum Boijmans Van Beuningen
olio su tela montata su tavola, 47.5 x 61 cm
Rotterdam, Paesi Bassi - Museum Boijmans Van Beuningen
Tessitore al telaio (1884)
Vincent van Gogh
olio su tela, 64 x 80 cm
Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller
«Caro Theo,Tanti auguri per il tuo compleanno.Sto già aspettando ansiosamente la tua prossima lettera.Quanto al lavoro, sto lavorando ad un quadro grande di un tessitore col telaio visto di fronte - la figuretta si staglia scura contro la parete bianca. Al tempo stesso ne sto continuando un altro, che iniziai l'inverno scorso - un telaio a cui si sta tessendo un drappo rosso; in questo il telaio è visto di scorcio....Questi telai mi costeranno ancora molto lavoro duro, ma in realtà sono cose tanto splendide, tutto quel legno di quercia di contro al muro grigiastro, che penso sia indubbiamente una buona cosa che una volta tanto vengano dipinti. Bisogna renderli però in modo che il colore e la tonalità armonizzino con altri quadri olandesi...Li ho visti tessere di sera al chiarore della lampada, che crea degli effetti che richiamano molto Rembrandt. Oggi si servono di un tipo di lampada sospesa ma da uno dei tessitori mi sono procurato una piccola lampada come quella che c'è, ad esempio, ne "La Veillée" di Millet. Una volta era con queste che lavoravano.L'altro giorno ho visto delle stoffe colorate, tessute di sera; ti porterò a vedere i tessitori quando verrai qua. Quando li vidi, stavano sistemando la trama, di modo che vedevo le figure curve e scure, spiccanti contro la luce ed il colore della stoffa, le grandi ombre dei listelli e delle travi del telaio sulle pareti bianche.Addio, scrivimi presto se puoi.Sinceramente tuo, Vincent»
Lettera n. 367, Vincent van Gogh al fratello Theo
Tessitore con filatoio (1884, aprile-maggio)
Vincent van Gogh
olio su tela, 62.5 x 84.4 cm
Boston, Stati Uniti - Museum of Fine Arts
Il dipinto è realizzato con colori cupi in contrasto con il tessuto rosso presente sul telaio.
Tessitore, con vista della Torre di Nuenen attraverso una finestra (1884)
Vincent van Gogh
olio su tela, 68 x 93 cm
München, Bayerische Staatsgemaldesammlungen
Uomo che avvolge il filo (Primavera1884)
Vincent van Gogh
Vincent van Gogh
acquarello su carta vergata, 44 x 34 cm
Amsterdam, Rijksmuseum
È evidente che i tessitori godevano di tutta la sua simpatia, che a quel tempo erano tra gli artigiani più poveri e meno considerati; pensava che gli artisti li avessero trascurati. Il soggetto, però, contrariamente a quanto credeva van Gogh, non era affatto nuovo: nei dipinti olandesi del Seicento e del Settecento i tessitori sono un motivo molto comune, e in molti paesi europei erano stati considerati abilissimi artigiani, detentori di una propria cultura. La rivoluzione industriale aveva rapidamente cambiato questa situazione e i poveri e sfruttati che erano apparsi a van Gogh quasi come 'sonnamboli', come scrisse, anche se non fu la loro povertà a suscitare all'inizio il suo interesse.
₁ Vincent raramente teneva le lettere inviategli e solo 84 sono sopravvissute, di cui 39 provenienti da Theo. Lo studioso di Van Gogh Jan Hulsker scrisse delle lettere di van Gogh: "Vincent è stato in grado di esprimersi splendidamente, ed è questo straordinario talento di scrittura che ha assicurato alle lettere il loro posto duraturo nella letteratura mondiale".
₂ [Campione di colore 1, incorniciato]. Questo è il tono in assoluto più chiaro nello studio del vecchietto, il bianco niveo della matassa di filo alla luce. Lo stesso bianco all'ombra è molto più scuro. [Campione di colore 2, preceduto da freccia].
₃ Brabante è il nome di alcune entità amministrative dei Paesi Bassi, che ora si divide fra l'attuale provincia olandese del Nord Brabante e le tre province belghe di Anversa, Brabante Vallone e Brabante Fiammingo, oltre alla Regione di Bruxelles Capitale. Nuenen è situata nella provincia del Brabante Settentrionale, vicino alla città di Eindhoven.
₄ Il villaggio di Nuenen, all'epoca, aveva poco più di duemila abitanti, situato nella regione dei Paesi Bassi denominata Brabante, nonostante l'avanzamento della industrializzazione del settore tessile vedeva diversi suoi abitanti tessere ancora in casa. Nel 1884, più di 400 tessitori vivevano a Nuenen. Una persona su cinque lavorava come tessitore.
₄ Il villaggio di Nuenen, all'epoca, aveva poco più di duemila abitanti, situato nella regione dei Paesi Bassi denominata Brabante, nonostante l'avanzamento della industrializzazione del settore tessile vedeva diversi suoi abitanti tessere ancora in casa. Nel 1884, più di 400 tessitori vivevano a Nuenen. Una persona su cinque lavorava come tessitore.
₅ I telai occupavano intere stanze, quindi era difficile raffigurare la loro dimensione, ed erano macchine molto complesse da disegnare.
Rames Gaiba
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