21 aprile 2017

MESSINCARTA



Rappresentazione grafica di una armatura dove indica la costruzione richiesta dei fili per la costruzione del tessuto che, il disegnatore tessile, fino a tempi recenti preparava esclusivamente a mano (lavoro molto lungo e minuzioso, tanto più complesso quanto più il disegno è ricco di varianti di armatura e di sfumature di colori) preparando su un foglio di carta quadrettata, ma oggi viene quasi sempre effettuato sul computer.
Lo schema su carta viene poi riportato sul cartone del telaio per mezzo di un meccanismo detto "leggio" oppure attraverso uno scanner che trasmette i dati ad una perforatrice; il cartone perforato viene quindi posizionato sul telaio. Attualmente esistono telai elettronici in cui la funzione del cartone perforato è svolta da un semplice disco numerico. Questa operazione è necessaria quando si prepara un telaio per una particolare armatura o effetto di colore, in quanto esso indica lo specifico liccio al quale ogni filo d'ordito deve appartenere.

I quadrati orizzontali rappresentano i fili di trama mentre quelli verticali rappresentono l'ordito. Il principio fondamentale è quello di annerire (colore scuro) un quadretto della carta quando il filo d'ordito è sollevato su quello di trama e di lasciare bianco (colore chiaro) invece un quadretto quando il filo di trama è sopra il filo d'ordito; i fili d'ordito, scuri, possono essere indicati con numeri arabi e i fili di trama, chiari, con numeri romani. Le diagonali vengono contrassegnate da una freccetta al piede, indicante la direzione della costa e portante al di sotto della sbarra il numero dei fili in riposo e al di sopra il numero dei fili in alzata. Quando vi sono più quadretti bianchi consecutivi in orizzontale abbiamo uno slegamento di trama. Quando vi sono più quadretti neri consecutivi in verticale abbiamo uno slegamento d'ordito.

In alcuni casi, quando la rappresentazione su carta quadrettata non è sufficiente per rendere l'idea dell'intreccio, viene rappresentata una sezione schematica del tessuto, dove sono più evidenti le evoluzioni dei fili e delle trame. Questa rappresentazione prende il nome di "profilo". Si hanno profili di ordito quando è visibile l'evoluzione del filo di ordito rispetto alle trame sezionate; i profili di trama mostrano invece l'evoluzione della trama rispetto ai fili sezionati.



Rames Gaiba
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