Fair Isle - Nome inglese dell'isola Fair che fa parte dall'arcipelago delle Shetland, un centinaio di isole al largo della Scozia, tra il Mare del Nord e l'Oceano Atlantico, note soprattutto per la lavorazione della lana.¹
1a. Disegno geometrico, piccolo, ripetuto che forma bande orizzontali. Queste fasce si alternano per tutto il maglione, comprese le maniche, creando dei motivi colorati e vivaci, su tutto il capo che ricorda i motivi jacquard.
I motivi tipici includono rombi, croci e stelle — spesso interpretati come simboli di protezione e buona fortuna per chi li indossava —. Tradizionalmente, questi motivi utilizzano non più di cinque colori diversi per riga, con solo due colori lavorati in ogni singolo giro; i cambi colore avvengono ogni 4-5 maglie, in modo che i fili passati nel rovescio del lavoro non diventino troppo lunghi. I colori classici includono tonalità naturali di lana e all’inizio venivano realizzati in pochi colori di origine naturale, ispirati alle terre e al mare, come il marrone, il bianco-beige, accostate a toni più vivaci come il verde e il giallo, a volte anche il rosso, blu, arancio.
I motivi tipici includono rombi, croci e stelle — spesso interpretati come simboli di protezione e buona fortuna per chi li indossava —. Tradizionalmente, questi motivi utilizzano non più di cinque colori diversi per riga, con solo due colori lavorati in ogni singolo giro; i cambi colore avvengono ogni 4-5 maglie, in modo che i fili passati nel rovescio del lavoro non diventino troppo lunghi. I colori classici includono tonalità naturali di lana e all’inizio venivano realizzati in pochi colori di origine naturale, ispirati alle terre e al mare, come il marrone, il bianco-beige, accostate a toni più vivaci come il verde e il giallo, a volte anche il rosso, blu, arancio.
disegni delle Fair Isle
Il materiale è il protagonista di questa maglieria (knitwear) che è rimasta sostanzialmente invariata per un secolo e mezzo: la lana Shetland.
Date le sue caratteristiche fisiche, la sua iniziale ruvidezza e le sue
naturali sfumature di colore la lana Shetland è considerata una delle migliori al mondo,
leggermente diversa dalla lana Merino che di solito è usata per filati più
sottili, meno morbida e fragile del cachemire, più pratica del pelo (lana) di angora e
alpaca.
La tecnica di lavorazione del Fair Isle, nota come “stranded colorwork”, richiede grande abilità e pazienza. I fili di colori diversi vengono intrecciati sul retro del lavoro, creando un tessuto doppio che risulta non solo decorativo ma anche particolarmente caldo e resistente.
IMPIEGHI - Oggi il motivo è utilizzato non solo sui maglioni ma anche calze, berretti, ecc., e come decorazione che contraddistingue questo arcipelago scozzese.
La tecnica di lavorazione del Fair Isle, nota come “stranded colorwork”, richiede grande abilità e pazienza. I fili di colori diversi vengono intrecciati sul retro del lavoro, creando un tessuto doppio che risulta non solo decorativo ma anche particolarmente caldo e resistente.
IMPIEGHI - Oggi il motivo è utilizzato non solo sui maglioni ma anche calze, berretti, ecc., e come decorazione che contraddistingue questo arcipelago scozzese.
1b. Sui capi di maglieria il disegno originale del fair isle sweater è spesso costituito da una banda che congiunge le spalle con andamento parallelo allo scollo rotondo e ampio. Oltre che per i tipici disegni, questo maglione sportivo è caratterizzato da un girocollo molto allargato. Per avere un maglione originale, fatto a mano, essendo questa una comunità di poche decine di abitanti (i residenti permanenti al 2020 sono circa 60) vi è una lista di attesa, e possono volerci anche tre anni. Fortunatamente, molti designer hanno tratto ispirazione dai modelli di Fair Isle e hanno creato versioni più facilmente accessibili dei maglioni iconici.
Nel tempo sono state molte le varianti che hanno dato forma a un ricco patrimonio fatto di creatività e innovazione. Lo stesso a cui hanno attinto le case di moda per le loro collezioni. Il motivo Fair Isle è stato replicato da Dior, mentre sia Raf Simons che la designer Molly Goddard¹, Undercover e Kenzo li hanno inseriti nelle proprie collezioni.
Basterebbe, comunque, esaminare gli show passati di molti altri brand per vedere come motivi “Fair Isle” e a losanghe “Argyle”, come anche l’uso della lana Shetland, siano rimasti sempre più o meno presenti nell’immaginazione dei designer, diventando un classico senza tempo della moda invernale.
Basterebbe, comunque, esaminare gli show passati di molti altri brand per vedere come motivi “Fair Isle” e a losanghe “Argyle”, come anche l’uso della lana Shetland, siano rimasti sempre più o meno presenti nell’immaginazione dei designer, diventando un classico senza tempo della moda invernale.
Dal punto di vista dello stile, il maglione Fair Isle si presta a molteplici abbinamenti. Può essere indossato in modo casual con jeans e stivali per un look weekend, o sopra una camicia button-down per un outfit più formale. Le donne possono abbinarlo a gonne midi e stivali alti per un look femminile e sofisticato, mentre per gli uomini è perfetto con pantaloni chino e scarpe Oxford per un’eleganza rilassata.
FAIR ISLE è la più remota delle isole, un’isoletta di circa 6 Km², abitate dell’arcipelago scozzese delle Shetland, Scozia, 65 abitanti, 1.200 pecore e 65.000 uccelli, tra cui i “puffins”, sull’sola c’è un importante osservatorio. L’economia dell’isola è costituita dalla pesca e dalla lavorazione dei capi in lana che dall’isola prendono il nome:”Fair Isle” appunto.
FAIR ISLE è la più remota delle isole, un’isoletta di circa 6 Km², abitate dell’arcipelago scozzese delle Shetland, Scozia, 65 abitanti, 1.200 pecore e 65.000 uccelli, tra cui i “puffins”, sull’sola c’è un importante osservatorio. L’economia dell’isola è costituita dalla pesca e dalla lavorazione dei capi in lana che dall’isola prendono il nome:”Fair Isle” appunto.
₁ Molly Goddardha, la designer londinese, ha persino reso il modello una sorta di firma non ufficiale, assicurandosi di abbinare una maglia strutturata in stile Fair Isle con una gonna flouncy in quasi tutte le collezioni.
STORIA - Le origini dello stile derivano da una comunità, abbastanza isolata a nord della Scozia. Lì il design iniziò all'inizio del XIX secolo, come motivo per berretti e
maglioni portati dai pescatori locali, che li indossavano per proteggersi dal freddo durante le lunghe giornate in mare, anche se le tecniche di lavorazione a maglia utilizzate per crearlo sono probabilmente ancora più antiche.
La leggenda narra che il design caratteristico si sia sviluppato dopo il naufragio di una nave spagnola dell’Armada Invincibile sulle coste dell’isola nel 1588. I sopravvissuti avrebbero introdotto nuovi motivi e tecniche di tessitura, che si fusero con le tradizioni locali dando vita al distintivo stile ”Fair Isle”.
Il maglione Fair Isle (1923)
Stanley Cursiter (Orkney [Orcadi], Scozia, 1887 - 1976)
olio su tela, 102 x 87 cm
Stanley Cursiter (Orkney [Orcadi], Scozia, 1887 - 1976)
olio su tela, 102 x 87 cm
Il fair isle sweater, maglione delle isole Fair, fu reso popolare negli anni venti del Novecento dal giovane Principe di Galles, il futuro re Edoardo VIII (quello che abdicò per sposare Wallis Simpson) che spesso indossava questi maglioni per giocare a golf.
Celebre il dipinto di John St. Helier Lander (1868-1944), che ritrae il futuro monarca nel 1921 con un maglione Fair Isle, un beretto newsboy cap in Principe di Galles portato inclinato sulle ventitré¹ e un cagnolino, Cairn Terrier, in braccio.
Negli anni, il maglione Fair Isle ha conosciuto alti e bassi di popolarità, ma non è mai veramente scomparso dalle tendenze. Negli anni ’60 e ’70 ha vissuto un rinnovato interesse, grazie al movimento hippie e alla riscoperta dell’artigianato. Negli anni ’80 e ’90 è stato reinterpretato in chiave più urban e casual.
La Principessa Diana, conosciuta anche come Lady Diana o Lady D, è stata dal 1981 al 1996 consorte di Carlo III del Regno Unito, allora Principe di Galles, è stata vista in una versione perfettamente anni '80 in un audace rosa neon e verde, che ha abbinato a pantaloni di velluto a coste neutri, e più tardi in un classico maglione Fair Isle con renne degno di Natale, dimostrando che questo stile non può essere messo in una scatola.
Nel 1980 fu creata una cooperativa, la Fair Isle Crafts Ltd., che rese Fair Isle un marchio commerciale. Le donne facevano i maglioni lavorando con telai a mano. La cooperativa chiuse nel 2011: oggi la produzione è affidata a poche maglieriste locali, come Mati Ventrillon.
Nel 2011, è stata incaricata di ricercare indumenti Fair Isle indossati dalla Spedizione Nazionale Antartica Scozzese, guidata da William Speirs Bruce, in Antartide nel 1902-1904. La ricerca ha portato al suo design del maglione Fisherman Style con elementi di fissaggio a collo alto e spalla. Così il tradizionale maglione Fair Isle vive nella nuova generazione di Fair Islanders.
CURIOSITÀ - Non capita spesso che la vera maglieria Fair Isle finisca sulle pagine della rivista British Vogue (Aprile 2022), ma è esattamente quello che è successo quando la crofer (fattoria molto piccola) delle Shetland Rachel Challoner è diventata finalista in un concorso di design Barbour con il suo innovativo design con fodera in maglia Fair Isle.
Negli anni, il maglione Fair Isle ha conosciuto alti e bassi di popolarità, ma non è mai veramente scomparso dalle tendenze. Negli anni ’60 e ’70 ha vissuto un rinnovato interesse, grazie al movimento hippie e alla riscoperta dell’artigianato. Negli anni ’80 e ’90 è stato reinterpretato in chiave più urban e casual.
La Principessa Diana, conosciuta anche come Lady Diana o Lady D, è stata dal 1981 al 1996 consorte di Carlo III del Regno Unito, allora Principe di Galles, è stata vista in una versione perfettamente anni '80 in un audace rosa neon e verde, che ha abbinato a pantaloni di velluto a coste neutri, e più tardi in un classico maglione Fair Isle con renne degno di Natale, dimostrando che questo stile non può essere messo in una scatola.
mentre camminava verso il suo appartamento.
immagine: © Getty Images
immagine: © Getty Images
Il primo dicembre Chanel ha presentato a Roma la collezione Métiers d’art Paris-Rome 2016: c’erano diversi maglioni con il motivo Fair Isle, compresi quelli indossati dai modelli che hanno accompagnato Karl Lagerfeld nel saluto al pubblico di fine sfilata.
Chanel 2016 Métiers d’Art Collection - sfilata a Roma con Karl Lagerfeld
I maglioni sono su ispirazione della designer Mati Ventrillon
foto: © Giovanni Giannoni
Nel 1980 fu creata una cooperativa, la Fair Isle Crafts Ltd., che rese Fair Isle un marchio commerciale. Le donne facevano i maglioni lavorando con telai a mano. La cooperativa chiuse nel 2011: oggi la produzione è affidata a poche maglieriste locali, come Mati Ventrillon.
Nel 2011, è stata incaricata di ricercare indumenti Fair Isle indossati dalla Spedizione Nazionale Antartica Scozzese, guidata da William Speirs Bruce, in Antartide nel 1902-1904. La ricerca ha portato al suo design del maglione Fisherman Style con elementi di fissaggio a collo alto e spalla. Così il tradizionale maglione Fair Isle vive nella nuova generazione di Fair Islanders.
Mati Ventrillon Fair Isle Knitwear²
C'è qualcosa di epico in questa storia che meritava,
come ha fatto, “IO Donna” supplemento del Corriere della Sera,
di essere trasmessa.
C'è qualcosa di epico in questa storia che meritava,
come ha fatto, “IO Donna” supplemento del Corriere della Sera,
di essere trasmessa.
₁ Cappello sulle ventitré - Si dice del cappello o del berretto portato molto inclinato da una parte, come la riga che tracciasse il diametro del quadrante di un orologio toccando le cifre che indicano le ore 5 e le ore 11, ossia le ventitré. È inteso spesso come segno di spavalderia.
₂ Mati Ventrillon è originaria del Venezuela e si è trasferita a Fair Isle nel 2007 e ha trascorso i suoi primi anni lì imparando le abilità di maglieria locale. Mati si ispira alla storia del maglione e dell'isola e riflette questa eredità che risale ai tempi in cui le donne dell'isola - mentre aspettavano i loro mariti, salpati per navigare tra Europa e America - impiegavano il tempo inventando motivi sempre nuovi e originali. Nel 2011, è stata incaricata di ricercare indumenti Fair Isle indossati dalla Spedizione Nazionale Antartica Scozzese, guidata da William Speirs Bruce, in Antartide nel 1902-1904. La ricerca ha portato al suo design del maglione Fisherman Style con elementi di fissaggio a collo alto e spalla. Così il tradizionale maglione Fair Isle vive nella nuova generazione di Fair Islanders.
₂ Mati Ventrillon è originaria del Venezuela e si è trasferita a Fair Isle nel 2007 e ha trascorso i suoi primi anni lì imparando le abilità di maglieria locale. Mati si ispira alla storia del maglione e dell'isola e riflette questa eredità che risale ai tempi in cui le donne dell'isola - mentre aspettavano i loro mariti, salpati per navigare tra Europa e America - impiegavano il tempo inventando motivi sempre nuovi e originali. Nel 2011, è stata incaricata di ricercare indumenti Fair Isle indossati dalla Spedizione Nazionale Antartica Scozzese, guidata da William Speirs Bruce, in Antartide nel 1902-1904. La ricerca ha portato al suo design del maglione Fisherman Style con elementi di fissaggio a collo alto e spalla. Così il tradizionale maglione Fair Isle vive nella nuova generazione di Fair Islanders.
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Leggi anche: - ARGYLE
Effetto di disegno a rombi o losanghe, a forma di diamanti, a volte con linee diagonali incrociate
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