5 dicembre 2023

PARKA

Parka - termine esquimese (da una voce aleuta), a sua volta derivato dal russo il sui significato è pelle di animale, e poi adattato attraverso l'angloamericano; voce appartenente al linguaggio internazionale della moda.

1. Il parka moderno è un giaccone sportivo maschile e femminile, con lunghezza variabile da metà coscia a sopra il ginocchio, con maniche lunghe, che ha generalmente un cappuccio staccabile, a volte ornato di pelo. Chiuso sul davanti da una lunga zip,, alamari o bottoni a pressione. All'orlo scorre una coulisse, che permette di stringerlo al corpo. Ha tasche applicate o a filo. Solitamente è realizzato in tessuto impermeabile (cotone o altro), spesso imbottito, con fodera staccabile. È un capo d'abbigliamento prettamente invernale, entrati nell'abbigliamento della moda all'origine per lo sci e la montagna, e che oggi fanno parte dell'abbigliamento casual e sportivo.

Il parka è
simile all'
anorak e all'eskimo (è il capo che iconicamente  noi identifichiamo come quello delle rivolte studentesche in Europa negli anni Settanta) che sono nomi derivati dalle zone artiche usati come sinonimi, per tre giacconi sportivi con cappuccio, sostanzialmente simili. Tutti hanno debuttato come indumenti militari in pesante cotone antipioggia o in materiale tecnico, grigioverdi oppure grigi o nero o camouflage. 



Marilyn Monroe vicino a Paradise Cove, Malibu (1952 circa)
foto: © J.R. Eyerman


2. Casacca confezionata con pellicce e intestini di vari mammiferi marini e pelli di uccelli. Generalmente provvista di cappuccio, è un indumento esterno tipico delle tribù artiche. 


STORIA - In origine era confezionato con pelle di caribù, foca o di uccelli marini, indossato come indumento dai popoli artici (in particolare, esquimesi delle isole Auletine). «Originariamente era una giacca di pelliccia con cappuccio che si infilava dalla testa: era solitamente formato da due strati di pelle, quello interno con il pelo a contatto con l'epidermide, il più esterno con il vello esposto, dove l'intercapedine d'aria tra i due garantiva la necessaria coibentazione. Il mantello del caribù era particolarmente ricercato per l'eccellente qualità isolante: i suoi peli, cavi all'interno, sono altrettante camere d'aria che impediscono al calore corporeo di disperdersi. Alcuni parka maschili arrivavano in vita sul davanti e proseguivano con un'ampia e lunga coda sul dietro, accorgimento molto utile ai cacciatori di foche che sedevano per ore sul ghiaccio nell'attesa che le loro prede affiorassero per respirare. Talvolta la coda era provvista di frange per impedire che il vento la sollevasse. Nell'abbigliamento femminile, la parte superiore del parka era molto più ampia perché la madre che portava il bambino sul dorso, generalmente sorretto da un marsupio o da una fascia di pelle oppure sistemato nell'ampio cappuccio, potesse spostarlo con facilità sul davanti per allattarlo.» (Patricia Rieff Anawalt, Storia Universale del Costume, ed. Mondadori, 2008, pp. 335-336). 

 
Parka - Sheldon Jackson Museum, Sitka - Alaska


Parka tradizionale della donna nativa dell'Alaska
Museo del Nord, Fairbanks, Alaska


Il capo di origine inut viene adottato dai militari USA degli anni Cinquanta (1951-1953 guerra di Corea), ovviamente, si presenta tecnicamente cambiato, in quanto la struttura è decisamente più pesante e adatta al clima rigido del Paese orientale, uno dei luoghi al mondo più battuti dai monsoni.  Il parka è diventa poi il capo dei Mods britannici anni Sessanta, dei i fan del modern jazz (che lo indossano verde in omaggio allo stile militare) e poi dallo stile grunge anni Novanta.

Mods '60 da Londra
con le loro Lambrette e gli inseparabili parka.
foto tratta dal web, autore sconosciuto


Nonostante siano passati molti anni il parka continua a trovare nelle collezioni degli stilisti degli omaggi più o meno sottili che ne reinterpretano lo stile. 


CURIOSITÀ - A  Fairbanks, Alaska vi è un monumento ad una famiglia i cui componenti indossano il parka. 


Fontana con la statua "Prima famiglia sconosciuta", che indossano il parka (1987) 
Fairbanks, Alaska - Golden Heart Plaza (al centro della Piazza)¹ 


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₁ La statua, di Alexander Malcolm (Stati Uniti, 1925-2014), alta oltre 5 m, è dedicata a tutte le famiglie dell'Alaska del passato, presente e futuro. Fairbanks è la seconda città più grande dello stato federato americano dell'Alaska. Sorge su una pianura a ridosso di rilievi che lambiscono i ghiacciai delle White Mountains.



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