Etichetta - dal francese étiquette, risalente all'antico francese estiquer, "attaccare".
Le etichette meno costose sono stampate su una grande zona di tessuto tramato, termoplastico ed applicate a caldo (quest'ultime sono prevalentemente usate per la composizione del tessuto e fodera e per la taglia). Possono essere fornite al confezionista sotto forma di rotolo di etichette singole che dovranno essere tagliate a mano, oppure già tagliate e sigillate nella lunghezza esatta.
Le etichette tessute sul davanti sono in rilievo a più colori, mentre dietro hanno i fili di tessitura colorati rovesciati. Le etichette tessute sono distinguibili in due macro tipologie di lavorazione realizzabili: raso e taffettà, differenti tra di loro prevalentemente da un punto di vista estetico. La lavorazione in taffettà permette di ottenere un'etichetta più leggera e dall'aspetto prevalentemente opaco; con quella ad alta definizione è possibile ottenere ottimi risultati in termini di dettagli grafici o per scritte molto piccole. Il raso può essere dritto o rovescio, ottenendo un effetto lucido sul dritto, mentre risulta opaco sulla lavorazione al rovescio. Per quanto riguarda la sensazione al tatto, l'etichetta in raso risulta più fluida e spessa. In genere il filato impiegato è il poliestere e viene utilizzata principalmente per l'etichetta che indica il marchio, ma può essere utilizzato talvolta anche per l'etichetta di composizione e manutenzione.
L'etichetta tessuta ha diverse tipologie:
Targhetta che accompagna il prodotto con tutta una serie di informazioni relativa alla marca e, in genere separata (quasi sempre in supporto diverso), per indicare il modello, la taglia, la composizione del tessuto ed eventualmente fodera, le norme di conservazione, il codice.
Può essere in tessuto, pelle od altro, adesiva o cucita. Le etichette di miglior aspetto sono tessute su telai jacquard di piccole dimensioni, e vengono usate per l'abbigliamento esterno maschile e femminile, per il settore di mercato più costoso.
Le etichette meno costose sono stampate su una grande zona di tessuto tramato, termoplastico ed applicate a caldo (quest'ultime sono prevalentemente usate per la composizione del tessuto e fodera e per la taglia). Possono essere fornite al confezionista sotto forma di rotolo di etichette singole che dovranno essere tagliate a mano, oppure già tagliate e sigillate nella lunghezza esatta.
L'etichettatura del contenuto di fibra è obbligatoria, e viene posta all'interno del manufatto tessile.
Le etichette tessute sul davanti sono in rilievo a più colori, mentre dietro hanno i fili di tessitura colorati rovesciati. Le etichette tessute sono distinguibili in due macro tipologie di lavorazione realizzabili: raso e taffettà, differenti tra di loro prevalentemente da un punto di vista estetico. La lavorazione in taffettà permette di ottenere un'etichetta più leggera e dall'aspetto prevalentemente opaco; con quella ad alta definizione è possibile ottenere ottimi risultati in termini di dettagli grafici o per scritte molto piccole. Il raso può essere dritto o rovescio, ottenendo un effetto lucido sul dritto, mentre risulta opaco sulla lavorazione al rovescio. Per quanto riguarda la sensazione al tatto, l'etichetta in raso risulta più fluida e spessa. In genere il filato impiegato è il poliestere e viene utilizzata principalmente per l'etichetta che indica il marchio, ma può essere utilizzato talvolta anche per l'etichetta di composizione e manutenzione.
L'etichetta tessuta ha diverse tipologie:
- Etichetta cimossata - ha la particolarità che ad ogni altezza corrisponde un telaio, di tessere singolarmente ogni nastro (andata e ritorno), ogni trama che parte e termina dallo stesso lato del nastro e particolari legature o intrecci, conferiscono all'etichetta quella particolare morbidezza che la contraddistingue.
- Etichetta termosaldata a coltello - nasce da una tipologia di telaio che tesse una sola pezza di tessuto con la trama che parte da un lato del telaio e termina dall'altro (solo andata). Contemporaneamente viene tagliata sul telaio con un sistema di coltelli termici; questi ultimi, tagliando, fondono il filato (principalmente di poliestere) saldando i bordi. Da qui viene la denominazione finitura "termosaldata". L'etichetta termosaldata ha il pregio di offrire un costo più economico a parità di qualità rispetto all'etichetta cimossata e consente di elaborare e apprezzare maggiormente i dettagli. Pur tuttavia può rovinare su tessuti a contatto particolarmente delicati (effetto snaggiing).
- Etichetta termosaldata a ultrasuoni - è termosaldata ma i coltelli termici sono sostituiti con un sistema di lame a ultrasuoni, i quali permettono di avere un taglio morbidissimo che non irrita o infastidisce a contatto con la pelle. Questa finitura è sconsigliata qualora il capo d'abbigliamento debba essere sottoposto a trattamenti tipici del Jeans (stone wash / stonebleach / tinture) perché l'etichetta può sfrangiarsi ai bordi e dissaldarsi non avendo la fusione del poliestere.
- Le etichette stampate si riconoscono perché hanno sul dritto lo stampato su fondo bianco e dietro il bianco. Possono essere in raso e doppio raso, e possono essere di poliestere, poliammide, cotone, poliestere cotone nonché altri materiali stampabili (pelle, finta pelle, plastica, ecc.). Tutti i materiali menzionati rappresentano semplicemente la base su cui verrà avviato il processo di stampa. La caratteristica principale delle etichette in poliammide è la superficie molto liscia, che rende questo materiale il più utilizzato con la stampa a trasferimento termico. Le etichette stampate vengono normalmente utilizzate per le etichette indicanti la composizione e la manutenzione, e raramente per riportare il marchio o la marca.
Etichette intelligenti con tecnologia RFID - dall'inglese Radio-Frequency IDentification; indica una tecnologia mediante radiofrequenza per l'identificazione e/o memorizzazione automatica d'informazioni inerenti a oggetti basata sulla capacità di memorizzazione di dati da parte di particolari etichette elettroniche (chiamate tag) e sulla capacità di queste di rispondere all'interrogazione a distanza da parte di appositi apparati fissi o portatili (chiamati reader). I vantaggi di queste etichette sono numerosi: 1. sono etichette anticontraffazione, in quanto l'univocità del codice contenuto nei tag RFID garantisce il controllo dell'autenticità del capo che lo contiene; 2. i tag RFID inseriti nei capi consentono la gestione automatica del carico, permettendo il controllo delle consegne (senza aprire i colli) e la generazione di inventario in tempi estremamente ridotti; 3. la tecnologia RFID impatta anche sul cliente finale, dato che permette la verifica dell'autenticità del prodotto, aumentando la fidelizzazione della clientela nel punto vendita; 4. permettono di dare al cliente maggiori informazioni inerenti la merce esposta.
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