6 dicembre 2017

METRO A NASTRO IN TELA

Chiamato impropriamente metro o "centimetro", non misura un metro, ma un metro e mezzo e corrisponde a dm 15, a mm 1500 e a 59 pollici inglesi.  

Questi metri sono costituiti da una fettuccia di tessuto, su cui è tracciata la scala graduata. La scala può essere direttamente stampata sul tessuto, o più comunemente, il tessuto viene plastificato, e la scala viene stampata sullo strato plastificato, con i numeri scritti in nero su entrambi i lati. Il grosso vantaggio di questi metri risiede nella notevole flessibilità, che permette di fare rilievi su superfici curve (esempio rilevare piccole circonferenze).

La maggior parte dei metri a nastro ha un puntale metallico su entrambe le estremità. Spesso questo nasconde il primo e l'ultimo centimetro (o quarto di pollice) del nastro, per cui quando si prendono le misure bisogna fare attenzione. Alcuni metri hanno una custodia (oggi, generalmente, in plastica) con un bottone per farlo rientrare (avvolgere). L'altezza della fettuccia del nastro varia da 1 cm a 1,5.

Tradizionalmente i nastri vengono realizzati in tela resistente plastificata (
un esempio sono i metri per i sarti), antistrappo; ultimamente però si tende ad usare tessuti in fibra di vetro, che garantiscono una maggiore resistenza all'allungamento e una maggiore stabilità strutturale nel tempo. Malgrado ciò, questi strumenti non garantiscono alta precisione e pertanto vengono usati dove questa non necessità. Normalmente la loro risoluzione è di 5 o 10 mm.





Per misurare tessuti si usa, ideale per misure lineari, un metro piatto, rigido, generalmente di legno.

Sinonimo: nastro centimetrato.

Francese: Mètre à ruban - Inglese: Measuring tape - Tedesco: Massband - Spagnolo: Cinta metrica




STORIA - Il nastro centimetrato non ha una storia molto antica: prima per misurare si usava lo spago e, nel punto che corrispondeva alla misura desiderata, veniva fatto un nodo. Lo spago fu sostituito da una fettuccia e, al posto del nodo, venne fatto un trattino. Considerato questo sistema valido, vennero riprodotti sulla fettuccia stessa i centimetri e i decimetri, stabilendo anche la lunghezza più adatta allo scopo, 150 cm. 

Il metro come strumento di misurazione venne ideato nel 1877 da William Grinsted, un ingegnere britannico. La sua invenzione era alimentata dalla necessità di avere uno strumento pratico e preciso per misurare lunghezze in vari contesti (quindi anche sartoria).


CURIOSITÀ -  Il profumo Shocking di Elsa Schiaparelli

«Il flacone*, disegnato da Leonor Fini, conteneva un'essenza energica, vibrante come la vita e la personalità della stilista e si presentava nella sensuale forma di un trasparente busto di donna, ispirato alle forme del corpo dell'attrice Mae West. Era posto come la scultura di una santa, al di sotto di una campana di vetro, pronto per essere adorato grazie al profumo contenuto.



Su di esso un centimetro avvolto a mo' di stola e fermato sul petto dalla S del logo, dei fiori glamour e chich sul tappo, alla base della campana un contorno di pizzo bianco trompe-l'oeil.»

* Si era nel 1938

Luciano Lapadula - Il macrabo e il grottesco nella moda e nel costume; Ed. Progedit, 2017, p. 162




Rames Gaiba
© Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento

Per ogni richiesta rettifica o integrazione o segnalazione link non più attivi esterni (anche video) inviare a Rames Gaiba una
Email: rames.gaiba@gmail.com
-----
■ I commenti non potranno essere utilizzati e non è accettata la condivisione a fini pubblicitari di vendita prodotti o servizi o a scopo di lucro o su articoli/post di informazione politica.
■ Non saranno accettati i commenti:
(a) che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy.
(b) che contengano indirizzi internet (siti collegati, e-mail).
■ Vi invito a non usare nei vostri commenti i caratteri tutti in maiuscolo.
■ Non manterrò in memoria interventi e messaggi che, a mio insindacabile giudizio, riterrò superati, inutili o frivoli o di carattere personale (anche se di saluto o di apprezzamento di quel mio post), e dunque non di interesse generale.

Le chiedo di utilizzare la Sua identità reale o sulla Sua organizzazione, e di condividere soltanto informazioni veritiere e autentiche. Non saranno pubblicati e non avranno risposta commenti da autori anonimi o con nomi di fantasia.

⚠ La responsabilità per quanto scritto nell'area Discussioni rimane dei singoli.

È attiva la moderazione di tutti i commenti.

Grazie per l'attenzione.

Rames GAIBA