LACCIO - dal latino laquĕu(m), e poi dal latino volgare laceus, attestata già nel XIV secolo con il significato di «legaccio, tirante».
Cordoncino adoperato per l'unione di due parti corrispondenti a fine di chiusura dette anche legaccio.
Quello presente nelle calzature prende il nome di →stringa o aghetto (se a sezione piatta) o cordella (se a sezione rotonda).
STORIA - Usato fino dai tempi più remoti, era indispensabile, quando ancora i bottoni erano sconosciuti, per tenere insieme alcune parti dell'abbigliamento. Anche quando verranno usati altri tipi di chiusura, il laccio continuerà ad essere presente, in modo particolare nella moda del 1500. In epoca rinascimentale, ad esempio, le brache erano unite al farsetto per mezzo di laccioli. In seguito anche i Lanzichenecchi, allacceranno il giubbetto alle brache. Solo più tardi il laccio sarà corredato di punte metalliche all'estremità. Detto anche "correggiuolo".
Ritratto di giovane (1495) - Pietro Perugino (1448 circa - 1523)
olio su tavola, cm 37 x 26
Firenze - Galleria degli Uffizi
Firenze - Galleria degli Uffizi
Il giovane indossa una casacca fermata con un laccio al collo
e con maniche sganciabili, secondo la moda dell'epoca.
Rames Gaiba
© Riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento
Per ogni richiesta rettifica o integrazione o segnalazione link non più attivi esterni (anche video) inviare a Rames Gaiba una
Email: rames.gaiba@gmail.com
-----
■ I commenti non potranno essere utilizzati e non è accettata la condivisione a fini pubblicitari di vendita prodotti o servizi o a scopo di lucro o su articoli/post di informazione politica.
■ Non saranno accettati i commenti:
(a) che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy.
(b) che contengano indirizzi internet (siti collegati, e-mail).
■ Vi invito a non usare nei vostri commenti i caratteri tutti in maiuscolo.
■ Non manterrò in memoria interventi e messaggi che, a mio insindacabile giudizio, riterrò superati, inutili o frivoli o di carattere personale (anche se di saluto o di apprezzamento di quel mio post), e dunque non di interesse generale.
Le chiedo di utilizzare la Sua identità reale o sulla Sua organizzazione, e di condividere soltanto informazioni veritiere e autentiche. Non saranno pubblicati e non avranno risposta commenti da autori anonimi o con nomi di fantasia.
⚠ La responsabilità per quanto scritto nell'area Discussioni rimane dei singoli.
È attiva la moderazione di tutti i commenti.
Grazie per l'attenzione.
Rames GAIBA