20 settembre 2023

TRENCH | TRENCH-COAT

Forma abbreviata della locuzione inglese trench-coat, propriamente "soprabito da trincea", perché indossato, in origine, dagli ufficiali dell'esercito inglese nella prima guerra mondiale. È conosciuto soprattutto nella sua versione verbalmente accorciata.

Usato in italiano per indicare un soprabito in gabardine impermeabile, in modelli sia maschili che femminili. È solitamente realizzato in un tessuto di cotone  o in lana di peso leggero. Il trench perfetto arriva qualche centimetro oltre il ginocchio. I più classici sono con allacciatura doppiopetto, di taglio sportivo, maniche a raglan, baschina sulla schiena (si tratta della piccola mantella all'altezza delle spalle o doppio carré / spallone sulle spalle), spalline, sottogola, bavero molto ampio, e cintura in vita con fibbia (da portare allacciata sul davanti o in modo piu' casual annodata dietro), anche annodata e non affibbiata, numerose tasche, raddoppiato nelle parti più esposte alla pioggia; in genere di colore chiaro (beige) con fodera in tartan (nera e rossa). Lo si porta anche quando non piove, come semplice soprabito.


 Trench-coat - Maison Martin Margela


Ogni sua parte, che oggi ci sembra puramente ornamentale, aveva in realtà una specifica funzione. La cinghietta posta al bordo del collo permetteva di alzarlo e di chiuderlo per proteggersi dalla pioggia, come quelle cucite sul bordo delle maniche; agli anelli in metallo, originariamente a forma di "D", applicati alla cintura venivano appesi la borraccia e altri oggetti (che potevano essere utili in trincea).




Come molti capi d'abbigliamento questo è ciclicamente riproposto e rivisto dalla moda con linee e colori innovativi.


Trench-coat - Versace Sport
modella: Carla Bruni


STORIA - Il debutto avviene già nella guerra di Crimea (1853-1856) dove alcuni reparti della Fanteria della Regina inglese indossarono un cappotto molto simile a quello che oggi è un autentico cult della moda mondiale, per proteggere i soldati con un tessuto impermeabile e resistente all’acqua. Un capo simile al trench certamente si vide nella 2^ Guerra boera (1899-1902). La Royal Army nel 1914 chiese alla ditta Burberry¹ un modello a metà tra l’impermeabile d’ordinanza e il cappotto militare. Di lì a poco il modello creato venne indossato dai British Royal Flying Corps.  Il trench coat di Burberry, originariamente chiamato Tielocken, nel suo tessuto brevettato (1879), è stato il più longevo e iconico.

Sulla paternità del capo, poi utilizzato dallo stesso Esercito anche nei conflitti successivi (soprattutto la I Guerra Mondiale) si cela ancora oggi una  sorta di contenzioso, con tante aziende che ne reclamano la creazione.


Il trench indossato sui campi di battaglia della I Guerra Mondiale (1917)


È
stato reso celebre da Humphrey Bogart nel film Casablanca (1942), lo troviamo indossato da Michael Curtiz nel film Agguato ai Tropici (1942) e da Jean Gabin nella sua interpretazione del commissario Maigret, senza dimenticare il Peter Falk del tenente Colombo.



Humphrey Bogart col trench-coat
 

Nel mondo della moda questo capo fa il suo debutto a partire dal 1920, dove si diffuse ampiamente anche tra la clientela borghese. Alla fine degli anni 70 il movimento punk riadatto' al proprio stile il trench coat, mentre negli anni 80 divenne il pezzo rappresentativo degli intellettuali e dandy di quel tempo. Alla fine degli anni '90 si ebbero numerose versioni dalla linea innovativa grazie al designer Roberto Menichetti della ditta Burberry.²

«Questa armatura di gabardine impermeabilizzata, ideata da due griffe immortali dello stile old English, Burberry e Aquascutum - il cui solenne nome latino³ significa  “scudo per l'acqua” - nasce in un contesto tutt'altro che glamorous, visto che era l'abito da trincea [...] Possiede il fascino di tutte le uniformi che pur essendo concepite per reprimere l'individualità non fanno altro che esaltarla.»⁴


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₁ Thomas Burberry, in quel periodo, era proprietario di alcuni magazzini specializzati nella produzione di abbigliamento sportivo.
₂ Mariella Azzali - Dizionario di Costume e Moda - Ed. m.e. architectural book and review, 2015 (voce "Trench", p. 922) 
₃ Le parole Aqua Scutum in latino si traducono in Water Shield.
₄ Sofia Gnoli - L'alfabeto della Moda - Ed. Carocci, 2019 (voce "Trench", pp. 167-168)



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