FLANELLA


Dal francese flanelle, e questo dall'inglese flannel, prestito dal gallese gwlanen, da gwlân, «lana» (nome dato ad un tipo di lana locale), ma anche col significato di stoffa e indumento.

Tessuto classico fondamentale: in filato cardato semipettinato (raramente in lana pettinata, ma la stoffa che ne risulta è leggermente meno morbida e l'armatura del contesto risulta più visibile; in compenso rimane più resistente all'usura) di peso medio (tra i 300 e 400 g/mq) o leggero, follato un po' e garzato che rende la superficie leggermente pelosa su entrambi i lati, dalla mano morbida e calda; generalmente in armatura levantina (derivata dalla saia), batavia, ma è usata anche la tela.

Esistono molte varietà di flanelle: solitamente in lana, con una trama a titolo grosso; può anche avere l'ordito di cotone e la trama in lana, oppure il tessuto essere tutto in cotone e/o in altre fibre (anche artificiali). Quella di cotone presenta anch'essa una mano molto soffice ed una superficie garzata, con aspetto simile alla felpa, da cui differisce per avere tutte e due le superfici pelose. Ha caratteristiche coibenti, cioè sviluppa calore se viene strofinata, e lo mantiene a lungo. Con l'uso la flanella tende a spellarsi nei punti di maggiore usura.

Le flanelle possono essere in tinta unita mélange, a righe  o fantasie colorate. Il termine - è bene precisarlo - si riferisce alla trama stessa del tessuto e non al motivo con cui è decorato.

Quella più pesante (tessuto) è definita impropriamente anche vigogna. 

IMPIEGHI - Nell'abbigliamento  la flanella in tessuto lana è molto usata sia in drapperia (tessuto icona dell'abbigliamento maschile) che laneria per abiti completi, pantaloni, gonne. Sono quasi sempre in flanella i tessuti gessati (questi in colori scuri, fra cui il classico grigio medio e scuro). 


Flanella di lana a quadri


Flanella di lana gessato


La flanella è adatta per camicie in cotone (tinti in filo, scozzesi, uniti o stampati), in colori vivaci e combinazioni di pattern audaci, spesso abbinate a jeans o pantaloni chino per un look casual. È usata anche come fodera in capi sportivi (qui anche nella versione in cotone).


Camicie sportive in flanella


Lacoste - abito a camicia in flanella


La flanella, la ritroviamo, come tessuto usato, nelle stagioni Autunno / Inverno, nell'abbigliamento intimo da casa quali i pigiami, vestaglie, e nell'abbigliamento per bambini. 
Così come in accessori come sciarpe e cappelli.

Altri impieghi, al di fuori dell'abbigliamento, sono nella Biancheria da casa per lenzuola (in cotone), coperte.



Manutenzione | Lavaggio  

Prima di tutto, è consigliabile leggere attentamente l’etichetta del prodotto per seguire le indicazioni specifiche del produttore. 
La maggior parte dei capi in flanella quali camicie, pantaloni / gonne, sciarpe (ad esclusione degli abiti, giacche e  cappotti) può essere lavata in lavatrice usando il ciclo delicato. Tuttavia è consigliabile evitare lavaggi ad alte temperature (massimo 30-40°C e 60°C per biancheria intima), dato che l’uso di acqua troppo calda potrebbe causare il restringimento del tessuto o compromettere la morbidezza delle fibre. Non usare cicli di centrifuga troppo energici. 
Evitare l’uso di ammorbidenti, che possono accumularsi sulle fibre della flanella, riducendone la capacità di trattenere il calore e rendendola meno soffice. 
Evitare l'asciugatrice, ed è meglio lasciare il capo appeso ad asciugare all'aria. 
Stirare a bassa temperatura o a vapore per rimuovere le pieghe.  

🇫🇷
Francese: Flanelle 🇬🇧  Inglese: Flannel 🇩🇪  Tedesco: Flannel 🇪🇸  Spagnolo: Flanela




STORIA - Le origini del tessuto di flanella risalgono al Galles alla fine del XVII secolo, quando i tessitori gallesi iniziarono a utilizzare la lana rimanente per creare un tessuto confortevole, caldo e traspirante. Grazie al clima fresco e nuvoloso, queste originali camicie di flanella divennero presto le divise da lavoro dei contadini gallesi e infine del resto della classe operaia. Il tessuto di flanella si fece presto strada in Inghilterra e Francia, dove divenne il tessuto preferito dalla classe operaia durante la rivoluzione industriale.

Con la rivoluzione industriale (nel XVIII secolo) la produzione di flanella subì una trasformazione significativa: l’introduzione di macchine tessili migliorò notevolmente l’efficienza e la qualità del tessuto. Le fabbriche di flanella divennero comuni nel Regno Unito, specialmente nelle regioni del Galles, del Lancashire e dello Yorkshire, dove la disponibilità di lana e la presenza di un’industria tessile già sviluppata favorirono la crescita del settore.

Nel XIX secolo, la flanella iniziò a guadagnare popolarità anche al di fuori del Regno Unito ed i suoi utlizzi incominciarono ad ampliarsi.

Il XX secolo vide ulteriori innovazioni nella produzione della flanella. Durante la Prima Guerra Mondiale, la flanella fu largamente utilizzata per l’abbigliamento militare, grazie alla sua capacità di offrire calore senza aggiungere eccessivo peso. 

Finita la grande guerra, negli anni ’20 e ’30, la flanella divenne popolare anche nella moda. Personaggi famosi come il Duca di Windsor furono visti vestire abiti in flanella, contribuendo a creare la fama della flanella come un materiale di lusso per abiti eleganti. 

Negli anni ‘60 le camicie in flanella si sono diffuse anche all'interno della classe media americana. Non costituivano soltanto un simbolo di democratizzazione, ma ponevano le diverse classi sullo stesso piano. Il prezzo era accessibile, erano resistenti e conservavano il loro carattere anche da usate. Gli universitari iniziarono ad indossarle con salopette in denim durante le manifestazioni, come segno di solidarietà verso i lavoratori, mentre i surfisti californiani ne diedero un’interpretazione più vivace abbinandole ai costumi da bagno per creare look improvvisati da performance. 

Negli anni '90 la flanella compare nello stile grunge, con le varie band, che hanno iniziato a incorporare la flanella scozzese nei loro abiti da palcoscenico. Era ovunque. Per le strade, nei locali, e, naturalmente, sul palco. I più grandi nomi del grunge - Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden - hanno tutti indossato la flanella con orgoglio. Negli anni 2000, la flanella è diventata la dichiarazione di moda del movimento hipster e le camicie di flanella scozzese sono diventate un'aggiunta popolare ai look da esterno e da campeggio. 

CURIOSITÀ - Alla fine degli anni 50, quando la Disney realizzò un cartone animato ispirato a una figura del folklore statunitense e canadese, il boscaiolo gigante Paul Bunyan, già reso celebre dai racconti di William B. Laughead. Dato che nel film della Disney, uscito nel 1958, il protagonista indossava la tradizionale camicia di flanella a quadri rossi e neri, quest'ultima divenne immediatamente popolarissima, non solo tra i ragazzi, che la consideravano una sorta di emblema di virilità, ma anche tra le ragazze, che la portavano annodata in vita, abbinandola a pantaloni a vita alta.¹


Davide Bussi | Lucrezia Malavolta - La camicia di flanella, versatile e cool, è il capo di tendenza che indosserai (in mille modi) per tutto l'anno; Vogue Italia, 30 settembre 2025


LETTERATURA / CINEMA - Qui il significato dell'espressione far flanella.


Curatore: Rames Gaiba
© Riproduzione riservata
__________ 
Leggi anche: 

Nessun commento:

Posta un commento

Per ogni richiesta rettifica o integrazione o segnalazione link non più attivi esterni (anche video) inviare a
Rames Gaiba una Email: rames.gaiba@gmail.com
-----
È attiva la moderazione di tutti i commenti.

■ I commenti non potranno essere utilizzati e non è accettata la condivisione a fini pubblicitari di vendita prodotti o servizi o a scopo di lucro o su articoli/post di informazione politica.
■ Non saranno accettati i commenti:
(a) che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy.
(b) che contengano indirizzi internet (siti collegati, e-mail).
(c) con "contenuti sensibili" o messaggi di carattere pornografico.
■ Vi invito a non usare nei vostri commenti i caratteri tutti in maiuscolo.
■ Non manterrò in memoria interventi e messaggi che, a mio insindacabile giudizio, riterrò superati, inutili o frivoli o di carattere personale (anche se di saluto o di apprezzamento di quel mio post), e dunque non di interesse generale.

Le chiedo di utilizzare la Sua identità reale o sulla Sua organizzazione, e di condividere soltanto informazioni veritiere e autentiche. Non saranno pubblicati e non avranno risposta commenti da autori anonimi o con nomi di fantasia.

⚠ La responsabilità per quanto scritto nell'area Discussioni rimane dei singoli.

Grazie per l'attenzione.

Rames GAIBA