“Ago, Filo e Nodo” ¹, così come è denominata l'opera, è una scultura (in due parti), ed i materiali che la compongono sono principalmente acciaio e vetroresina, composta infatti da un filo infilato nell’ago e, dall’altra parte, nel nodo finale, creata dallo scultore svedese Claes Oldenburg e da sua moglie olandese Coosje van Bruggen, storica dell'arte.²
₁ La Guggia [güügia] (ago) è il soprannome milanese dato al monumento “Ago, Filo e Nodo”.
₂ Claes Oldenburg (Stoccolma, Svezia, 1929 - New York, Stati Uniti, 2022) e della sua seconda moglie Coosje van Bruggen (Groningen, Paesi Bassi, 1942 - Los Angeles, California, Stati Uniti, 2009). Claes Oldenburg si era trasferito con la famiglia a Chicago all’età di sei anni, iniziò il suo avvicinamento all’arte come reporter dopo aver studiato a Yale e all’Art Insitute di Chicago, ed è quindi con le parole, prima che con le forme, che iniziò a modellare la sua visione artistica.
Proposta per una scultura in forma di un ago, filo e nodo,
di Piazzale Cadorna, Milano (1999)
matita colorata, cm 76.2 x 101.6
© foto: See Spot Run, Inc.
© foto: See Spot Run, Inc.
Inaugurata nel febbraio 2000. L'arredo urbano di Piazzale Cadorna e la ridefinizione della facciata della sede delle Ferrovie Nord sono state curate dall'architetto e designer Gae Aulenti.³
“Io non ricerco il minimalismo, semmai la semplicità che è una cosa molto differente.”Gae Aulenti
Negli anni Novanta Cadorna era già uno dei nodi più trafficati e di passaggio di Milano grazie alle diverse linee di tram e autobus, alle due stazioni della metropolitana (linee M1 rossa e M2 verde), alle linee ferroviarie Stazione Cadorna - Milano Nord (dove partono i treni verso Varese e Como, la patria in Italia delle filiere tessili, dei tessuti e delle sete di pregio) e al Malpensa Express. Per questo fu importante rimodernare la stazione e la piazza e il progetto fu affidato dal Comune di Milano, nel 1997, alla celebre architetto Gae Aulenti che si occupò (oltre che della nuova facciata della stazione) della modificazione del sistema stradale hanno reso lo spazio più fruibile, della sistemazione di ampi marciapiedi, l’inserimento delle colonne rosse, dei pannelli verdi e delle tettoie di vetro. Fu sempre Gae Aulenti a richiedere la costruzione delle fontane e dell’opera che le arricchisce. Così concepì l’idea di una gigantesca scultura, che doveva rappresentare il fulcro attrattivo dell’intero piazzale.
₃ Gae Aulenti, (Palazzolo della Stella, Udine, 1927 - Milano, 2012) pseudonimo di Gaetana Aulenti, apprezzata in ambito nazionale e internazionale. Gae Aulenti è stata una delle donne pioniere che si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano nel 1954. Terminati gli studi, collabora alla rivista Casabella, dove propone Neoliberty in alternativa all'architettura razionalista imperante dell'epoca, un ritorno ai valori tradizionali del Modernismo, una difesa dell'artigianato e del dettaglio, mescolandolo con la Pop Art.
La fontana “Ago, Filo e Nodo” si presenta come uno specchio d'acqua con fontanelle e una scultura "Ago, Filo e Nodo" divisa in due parti. Il sistema delle fontane di circa 650 mq, a ricircolo, è composto da 4 vasche.
foto: © Sofia Mirandi
Il gigantesco ago, di 19 metri, con il filo multicolorato che sbuca dalla fontana in un altro punto della piazza (come se stesse cucendo - come fosse un tessuto - i due punti della Piazza), con i suoi quasi 86 metri di lunghezza, lasciando fuori il nodo finale (in corrispondenza della fontana) e riemergendo maestoso dall’altro lato, davanti alla stazione, pronto per imbastire un altro punto. Sono un omaggio al mondo della moda, che ha in Milano uno dei centri mondiali. I tre fili sottintendono, con il loro colore, anche le prime tre linee metropolitane milanesi all'anno 2000.
foto: © Antonis Lamnatos
Il fatto che la scultura va sottoterra non è casuale: difatti riprende la metropolitana, che fa da collegamento tra superficie e sottosuolo.
© foto: Franco Truscello
© foto: Alan Philip Müller
Come arrivare
Si trova a Milano in Piazzale Luigi Cadorna, a pochi passi dalla Stazione Cadorna (lungo le linee metro rossa M1 e verde M2) e dal Castello Sforzesco. Da qui partono i collegamenti per l'aeroporto di Malpensa.
Si trova a Milano in Piazzale Luigi Cadorna, a pochi passi dalla Stazione Cadorna (lungo le linee metro rossa M1 e verde M2) e dal Castello Sforzesco. Da qui partono i collegamenti per l'aeroporto di Malpensa.
Per questa scultura ben si addice il proverbio:
"Chi non fa il nodo perde il punto", ovviamente, con lo stesso significato di "Chi non fa il nodo alla gugliata perde il punto e la tirata" [La gugliata si sfila dalla stoffa e la cucitura (punto) non tiene. La gugliata senza il nodo è detta "gugliata del diavolo"].
"Chi non fa il nodo perde il punto", ovviamente, con lo stesso significato di "Chi non fa il nodo alla gugliata perde il punto e la tirata" [La gugliata si sfila dalla stoffa e la cucitura (punto) non tiene. La gugliata senza il nodo è detta "gugliata del diavolo"].
10 Ottobre 2012
Ultimo aggiornamento: 19 Luglio 2022
Ultimo aggiornamento: 19 Luglio 2022
Rames Gaiba
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LINK CORRELATI (da questo blog)
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- Monumento alla molletta - Philadelphia, Stati Uniti, opera creata da Claes Oldenburg
- Vicolo dei Lavandai - Milano (da: "CANTO alle RONDINI")
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